Ci vorrebbe un patto come quello dell’anno dei 91 punti che permettesse alla società di tornare in Champions e lottare per lo scudetto
Dopo la notizia arrivata ieri di uno slancio del City per chiudere l’affare Koulialy a 75 milioni ci si interroga se per De Laurentiis sarebbe vantaggioso venderlo con un tale sconto. Corbo su Repubblica analizza proprio i pro e i contro di un’eventuale cessione al ribasso
I vantaggi della cessione sottocosto sono modesti, ma evidenti. 1) Risparmia 6 milioni netti di ingaggio, 12 lordi, per un difensore di fisicità che l’anno prossimo ne compie 30: 2) Incassa i soldi da investire in una punta molto forte, per sostenere Mertens nella forza d’urto e sostituire l’annoiato Milik.
In favore della conferma: il Napoli sbanda in difesa, è settimo in A per reti fatte e subite: 52 e 43. Non bene. Il rapporto corretto è di 3 contro 1. Il sistema Allegri ne prevedeva 80 contro 24. La difesa del Napoli ha bisogno di una guida, da quando è uscito Albiol. Sia Koulibaly che Manolas e Maksimovic sono difensori emotivi di intervento. Il reparto soffre per gli inserimenti dalle corsie esterne, quando gli avversari hanno difesa a 3 e centrocampo a 5.
Ma il dubbio che resta è
Ma ragioniamo: se Koulibaly torna a giocare come domenica e se non arrivano offerte da 100 milioni, il Napoli può ritirarlo dal mercato senza alterare il bilancio?
Ci vorrebbe un evento eccezionale come il Patto per lo scudetto dei 91 punti, che permetta al Napoli di qualificarsi di nuovo in Champions e lottare per lo scudetto, ma questo programma affascinante per tutti i tifosi non è ovviamente di facile attuazione e pone delle condizioni
La ripresa del mercato pubblicitario, il potenziamento del marketing, l’impegno della squadra come nell’anno dei 91 punti. Allora funzionò il Patto per lo scudetto. I giocatori non sono poeti, Accettano un superpremio senza elevare gli ingaggi? Era il segreto di Boniperti. L’idea di Insigne, Koulibaly, etc. soci nel grande business è prospettiva di civiltà come nelle migliori aziende moderne