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L’insurrezione per Soriano, gli aerei di Berbatov, le mozzarelle di Pépé: quanti prima di Osimhen

Se il nigeriano dovesse saltare, non sarebbe il primo caso clamoroso. Politano, le scarpe di Perotti, Witsel con le visite mediche alla Juve, Bonaventura strappato all’Inter

L’insurrezione per Soriano, gli aerei di Berbatov, le mozzarelle di Pépé: quanti prima di Osimhen
Mg Genova 05/01/2016 - campionato di calcio serie A / Genoa-Sampdoria / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Roberto Soriano

Un talento africano del Lille, pronto a cercare fortuna in un campionato migliore. Un trasferimento importante, le cifre di cui si discute sono superiori ai 50 milioni di euro, valutando anche l’eventuale inserimento di Adam Ounas come contropartita tecnica. È una storia che si è ripete, nell’ultimo anno: prima con Nicholas Pépé e ora con Victor Osimhen. Nel primo caso, la prontezza di spesa dell’Arsenal rese vana anche la visita degli agenti dell’ivoriano a Dimaro, che arrivarono in elicottero quando tutti aspettavano Jorge Mendes per James Rodriguez. Per quanto riguarda il secondo, c’è solo da augurarsi che non vada a finire alla stessa maniera.

Osimhen ha conosciuto Gattuso e De Laurentiis, ha visto la città e s’è goduto il mare del golfo, ma c’è il rischio che la trattativa possa saltare a causa del cambio di procuratori avvenuto proprio pochi giorni fa. E in quel caso diventerebbe l’ennesima beffa clamorosa che il calciomercato riserva a tutti, nessuno escluso.

Il colpo di scena è tipico di questo genere di narrativa calcistica. Uno dei più clamorosi resta quello del primo assalto a Politano, nel gennaio 2018. Una rincorsa durata fino all’ultimo giorno di mercato, quando Giuntoli soltanto in extremis riuscì a trovare la quadra per piegare la resistenza del Sassuolo: 28 milioni agli emiliani che avrebbero ripiegato poi su Farias del Cagliari. Ma non ci furono i tempi tecnici per accordarsi col brasiliano, l’affare a tre saltò e i più scettici sospettarono anche l’inserimento della Juventus che – per i rapporti positivi con i neroverdi – avrebbe chiesto di non rinforzare una diretta concorrente per lo scudetto.

Tre anni prima fu il caso di Roberto Soriano, l’ultimo innesto da regalare a Maurizio Sarri che si era appena insediato a Napoli. Un errore sul contratto del centrocampista, all’epoca alla Sampdoria, lo invalida e non ci fu modo di correggerlo per tempo. Lui non vestì l’azzurro e il popolo insorse.

Meno beffardo ma altrettanto singolare fu il possibile trasferimento di Diego Perotti dalla Roma nella stessa estate. Qualche voce girava, ma quando venne intercettato un pacco diretto a Castel Volturno intestato a lui contenente delle scarpette da calcio si cominciò a pensare che l’arrivo potesse essere imminente. Ma alla fine rimase al Genoa, per poi passare alla Roma alla successiva sessione di mercato.

Come si diceva prima, ci sono passati tutti. Chiedere alla Juventus, che nel 2012 sembrava aver strappato Berbatov alla Fiorentina che si rivolse ai bianconeri con toni durissimi attraverso un comunicato ufficiale. Eppure, anche la Juve ne uscì a mani vuote, perché il bulgaro cambiò la rotta e fece rientro in Inghilterra, accordandosi col Fulham. Nel 2014 invece era pronta ad accogliere Guarin, in uno scambio con l’Inter con Vucinic che saltò per la protesta accesa che i tifosi nerazzurri inscenarono sotto la sede sociale. Che dire poi, due anni dopo, di Witsel che a Torino aveva cenato con Marotta e svolto le visite mediche, rimase in attesa dell’ok che non. arrivò mai. A fine calciomercato rientrò in Russia allo Zenit dov’era in scadenza di contratto.

Milan invece protagonista nel bene e nel male. Adriano Galliani fu il volto di colpi strappati alle rivali e della delusione di affari saltati. Basti pensare a quando scippò Bonaventura all’Inter con il giocatore già a Milano per accordarsi coi nerazzurri. Senza perdere tempo, l’ex dirigente rossonero incontrò gli agenti e chiamò lo staff medico dell’Atalanta per avere garanzie sulle condizioni del calciatore e riuscì ad acquistarlo. Ma non sempre c’è stato il lieto fine. Jackson Martinez nel 2015 era stato pure annunciato dal canale ufficiale, ma poi scelse l’Atletico Madrid. La foto scattata a cena con Carlos Tevez è storia, così come lo è il suo mancato arrivo al Milan e il trasferimento alla Juventus un anno e mezzo dopo.

Celebre è anche il dietrofront di Malcom, precedentemente obiettivo del Napoli, che era stato praticamente annunciato alla Roma. Fino alla chiamata del Barcellona, per la quale decide di venire meno all’impegno preso con i giallorossi poco prima di volare da Bordeaux in Italia.

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