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“White Lives Matter”, lo striscione aereo dei tifosi del Burnley che imbarazza la Premier

Il club si è dissociato, ma nel frattempo sui social s’è scatenato un assurdo dibattito: “Perché lo condannano? Forse le vite dei bianchi non contano?”

“White Lives Matter”, lo striscione aereo dei tifosi del Burnley che imbarazza la Premier

In campo tutti inginocchiati con i nomi sulle maglie sostituiti dal Black Lives Matter, in cielo un piccolo aereo con uno striscione attaccato: “White Lives Matter Burnley”.

L’aereo “razzista” ha sorvolato l’Etihad Stadium subito dopo il calcio d’inizio della partita di lunedì contro il Manchester City, persa dal Burnley 5-0.

“Imbarazzante”, l’ha definito il Burnley in un comunicato. “Non rappresenta in alcun modo ciò che il club rappresenta. È una minoranza dei nostri sostenitori. Sicuramente ha avuto un impatto enorme, vederlo in cielo. Siamo imbarazzati dal fatto che il nostro nome fosse accostato a quel messaggio, che abbiano cercato di attaccarlo al nostro club. Il Burnley condanna fermamente le azioni dei responsabili. Desideriamo chiarire che i responsabili non sono i benvenuti a Turf Moor. Ci scusiamo senza riserve con la Premier League, con il Manchester City e con tutti coloro che contribuiscono a promuovere il Black Lives Matter. Il club si oppone al razzismo di qualsiasi tipo”.

La polizia sta indagando per stabilire chi siano i responsabili dell’iniziativa, il pilota del piccolo aeromobile è già stato interrogato. Ma fa impressione che si sia scatenato sui social un movimento contrario alle scontate dichiarazioni di sconcerto per lo striscione, che ha provato a ribaltare il concetto: sono razzisti – scrivono in tanti sui social – quelli che adesso demonizzano lo striscione. Perché, chiedono provocatoriamente, le vite bianche non sono importanti come quelle nere? Ancora peggio: il club di una cittadina abitata per l’85% da persone bianche può condannare uno striscione che inneggia all’importanza della vita dei bianchi?

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