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«Se Gattuso mi chiamasse alle 4 del mattino, andrei in guerra per lui»

La confessione di un giocatore del Napoli al Corriere della sera. “Gattuso ha conquistato i calciatori con l’onestà intellettuale”

«Se Gattuso mi chiamasse alle 4 del mattino, andrei in guerra per lui»

“L’uomo che ha vinto due volte. Così Gattuso si è preso Napoli. La squadra pronta a tutto per lui, De Laurentiis gli ha lasciato spazio” è il titolo del Corriere della Sera che, con Monica Scozzafava, racconta come Gattuso ha risollevato il Napoli.

Nel momento di gloria Gattuso si schiera dalla parte dei ragazzi. Non è un segreto, ma la chiave della rivoluzione: da
ultimi a primi, ce l’ha fatta così. Quando un giocatore, di quelli con maggiore personalità, dice: «Se Gattuso mi chiamasse alle 4 del mattino, per lui andrei anche in guerra», significa che l’uomo Rino gli ha dato più di qualcosa. E non è soltanto questione di grinta o di motivazioni, piuttosto di credibilità. Di onestà intellettuale.

Scrive il Corsera;

Gattuso ha ampiamente dimostrato che esiste una dignità e un amor proprio che vanno oltre la professione, oltre anche i soldi, ma qui serviva una scossa forte. Nella testa prima ancora che nelle gambe.

Racconta che

L’11 dicembre, giorno del suo primo allenamento, disse a Insigne, il capitano: «Non voglio sentir parlare più di multe, da oggi esiste il campo. Punto». Era il peggior momento del Napoli di De Laurentiis. (…) Il presidente De Laurentiis minaccia multe e sanzioni disciplinari, Gattuso convince tutti a ignorarlo. Il «padrone» non c’entra con il campo; i rapporti tra allenatore e squadra sono sacri e riservati, dove c’è lui la società resta alla porta. De Laurentiis si fa da parte, resta in silenzio per mesi.

Il Corsera ricorda che Insigne venne escluso nella gara di andata di Coppa Italia contro l’Inter.

Il capitano ha capito dopo. Gattuso vive la notte nera della sconfitta contro la Fiorentina, ai suoi consiglia pubblicamente: «Guardatevi in faccia e superate le antipatie personali, datevi una mossa e chiedete scusa, state scherzando con il fuoco».

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