La trasmissione replica sul Fatto quotidiano: “Grazie a noi ha scoperto cose che non sapeva”. Il governatore da’ la sua versione su Facebook
Ieri il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha annunciato che querelerà Il Fatto Quotidiano e ha diffidato Report dal mandare in onda la trasmissione di stasera. Al centro della puntata un documento che proverebbe come, in piena emergenza coronavirus, la Regione Lombardia abbia appaltato alla Dama, ditta della moglie del governatore, la produzione di Dpi che avrebbero dovuto essere una donazione.
Nella nota pubblicata nel pomeriggio, Fontana si è dichiarato completamente estraneo ai fatti, scrive Il Fatto Quotidiano. Ma su Facebook, più tardi, ha corretto il tiro.
“Alla Dama SpA il 16 aprile vengono ordinati 7.000 set costituiti da camice + copricapo + calzari al costo a 9 euro (prezzo più basso in assoluto) e 75.000 camici al 6 euro (anche questi i più economici). Le forniture iniziano il giorno dopo e vengono immediatamente distribuite (…). Nell’automatismo della burocrazia, nel rispetto delle norme fiscali e tributarie, l’azienda accompagnava il materiale erogato attraverso regolare fattura stante alla base la volontà di donare il materiale alla Lombardia, tanto che prima del pagamento della fattura, è stata emessa nota di credito bloccando qualunque incasso. Pertanto nessuna accusa può esser fatta a coloro che nel periodo di guerra al Covid-19 hanno agito con responsabilità e senso civico per il bene comune”.
Fontana ricostruisce la vicenda come l’ha fatto Report, scrive Il Fatto.
“Il punto da chiarire sarà: è stato solo un normale iter burocratico oppure lo storno della fattura è stato in qualche modo “indotto” in un successivo momento?“.
Sul quotidiano c’è anche la replica di Report, con le parole del conduttore, Sigfrido Ranucci.
“Non vedo proprio perché non dovremmo andare in onda. In fondo raccontiamo un bel gesto. Senza di noi e senza il Fatto Quotidiano nessuno avrebbe infatti saputo che l’azienda del cognato del presidente della Lombardia ha donato ai suoi cittadini materiale sanitario”.
E continua:
“C’è una lettera di acquisto senza gara d’appalto di Aria, inviata alla Dama Spa, di 75 mila camici e 7000 tra cappellini e calzari. Il tutto per un valore di 513 mila euro. La società pubblica della Regione Lombardia specifica che il pagamento avverrà tramite bonifico entro 60 giorni dalla data di fatturazione. Poi, dopo circa 40 giorni, il 20 maggio, Dama spa comunica ad Aria Spa di aver deciso di trasformare il contratto di fornitura del 16.04.2020 in una donazione, cosa che effettivamente si concretizza il 22 maggio. Cos’è successo in questi 40 giorni?“.
Visto che Fontana dice di non saperne nulla, continua Ranucci,
“possiamo dire che tutto sia avvenuto a sua insaputa, sia in Regione che in casa. Insomma credo debba ringraziarci. Se non ce ne fossimo occupati noi avrebbe continuato a non sapere nulla”.
Il servizio questa sera andrà in onda, assicura il conduttore. Ieri il neodirettore di Rai 3, Franco Di Mare, ha chiamato Ranucci per avere garanzia avesse tutti i documenti in grado di confermare la vicenda. Ci sono.