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Zola: «Aver incrociato Maradona è stata la mia fortuna»

Intervista a Repubblica: «Con l’Italia avrei voluto dare di più ma hanno inciso l’espulsione con la Nigeria e il rigore sbagliato con la Germania»

Zola: «Aver incrociato Maradona è stata la mia fortuna»

Su Repubblica una lunga intervista a Gianfranco Zola. Parla anche di Maradona, definisce una fortuna averlo incontrato.

«Con l’Italia avrei voluto dare di più (35 presenze, 10 gol, ndr ) ma l’espulsione assurda con la Nigeria a Usa ’94 e il rigore paratomi da Koepke con la Germania agli Europei ’96, hanno inciso nei miei bilanci dell’esperienza azzurra. A livello di club invece ho capito che devo evitare di subentrare ad altri allenatori. È valso per Birmingham, ma sopratutto per Cagliari che significa tanto per me».

In azzurro il gol vittoria a Wembley contro l’Inghilterra è stato un super spot per il suo ingresso in Premier.
«Ero appena arrivato al Chelsea, mi ha aiutato molto».
Disse Kevin Keegan: ilcalcio “british” è cresciuto anche grazie a lei.
«Kevin mi ha apprezzato da subito. Il mio inserimento in Premier è stato facile, con i Blues tutto è andato bene in tempi in cui fisicità e agonismo erano la loro Bibbia. Adesso sì che sono cresciuti».

«Aver incrociato Diego — che ricami con Careca — è stata la mia fortuna. Poi Maldini e Roby Baggio: unici. In un’amichevole per beneficenza ho giocato con Ronaldinho e Iniesta, stratosferici. Mi sarebbe piaciuto duettare con Cristiano Ronaldo, un marziano».

Chi sarebbe l’allenatore?

«Nevio Scala e Arrigo Sacchi».

 

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