Il presidente dell’Udinese a Repubblica: “Un calendario come quello ipotizzato non è applicabile. Playoff e dei playout possono essere una soluzione”
Giampaolo Pozzo, patron dell’Udinese, è tra i presidente che ha più volte espresso i suoi dubbi la ripartenza del campionato, oggi è stato intervistato da La Repubblica per spiegare meglio la sua posizione
«Il punto non è il protocollo in sé, ma il fatto che siamo quasi a fine maggio e che le forzature non servono a niente. Mi passi il paragone, ma è come se si volessero fare diventare di 12 ore le giornate, che ne hanno 24. Un calendario come quello ipotizzato non è applicabile: si rischiano soltanto infortuni a catena».
Sulla prossima stagione
«Se la prossima stagione non si potrà giocare con gli stadi aperti, lasciamo perdere. Abbiamo già aspettato oltre due mesi, non saranno due mesi in più a cambiare la sostanza».
«Il trionfalismo sulla Bundesliga mi pare fuori luogo. Gli stadi vuoti in diretta tv sono una tristezza e le scene dei calciatori frenati in tutto, a cominciare dalle manifestazioni di entusiasmo. La ripartenza è stata importante, per carità, ma è anche una forzatura. Si sono presi grandi responsabilità, lo può confermare anche il preparatore atletico più inesperto».