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Il positivo del Watford: “Non esco di casa da due mesi, come l’ho preso il virus?”

Mariappa: “Non me lo spiego. Sono in perfetta forma. La mia compagna è andata al supermercato un paio di volte. Vivo con tre figli e ora penso a loro”

Il positivo del Watford: “Non esco di casa da due mesi, come l’ho preso il virus?”

Chiuso in casa con la compagna e i suoi tre figli, tra la didattica a distanza dei bambini e il suo programma personalizzato stilato dal Watford. Appena tornato in campo per gli allenamenti, la scoperta: positivo al coronavirus.  Adrian Mariappa si dice scioccato. Il difensore è totalmente asintomatico, non ha mai violato le linee guida e il distanziamento sociale. Eppure è uno dei 6 positivi beccati dalla prima tranche di tamponi della Premier League, insieme ad altri due membri dello staff del Watford e al viceallenatore del Burnley Ian Woan.

“Mi gratto la testa per cercare di capire come avrei potuto entrare in contatto col coronavirus – dice al Telegraph – È stata una grande sorpresa perché non ho davvero mai lasciato casa, a parte qualche esercizio fisico e una passeggiata con i bambini. Fondamentalmente sono stato chiuso in casa. Il mio stile di vita è molto tranquillo, certamente niente feste o uscite o altro, quindi non so davvero come ho fatto. Come la maggior parte delle persone, ricevevo le consegne di cibo a casa, quindi forse è quello è un modo, e la mia partner è stata al supermercato un paio di volte“.

Mariappa informato del risultato, ora dovrà stare in isolamento per sette giorni prima di poter fare un altro test. “Non ho avuto alcun sintomo e mi sento più in forma che mai. Ho seguito il mio programma di allenamento e non mi sono mai sentito senza fiato, malato o altro. Siamo stati monitorati per tutto il tempo e il club è stato in grado di tracciare i nostri allenamenti. È abbastanza spaventoso il modo in cui puoi sentirti assolutamente bene e non aver davvero mai lasciato la casa, e risultare malato. Se non fosse per la ripresa degli allenamenti non avrei mai scoperto di avere il virus e avrei semplicemente continuato a fare le cose come al solito. Vivo con i miei tre figli, che hanno cinque, nove e undici anni, e la mia compagna e, ovviamente, ora sono un po ‘preoccupato per loro”.

Mariappa avrebbe anche voluto più privacy: “Avrei preferito restare anonimo. Ma una volta che il nome del Watford è uscito, il mio telefono è impazzito, tutti a chiedere chi fosse il positivo e così per tutti”.

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