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I vecchi giochi di quartiere, per insegnare ai bimbi un nuovo modo di giocare in epoca da Covid

In occasione della Giornata mondiale del gioco, la cooperativa sociale Eco onlus rispolvera con un video “la campana”, “Un due tre stella”, giochi che prevedono il distanziamento come regola e non come imposizione

I vecchi giochi di quartiere, per insegnare ai bimbi un nuovo modo di giocare in epoca da Covid

Giovedì 28 maggio è la giornata mondiale del gioco. Per l’occasione, la Cooperativa Sociale Eco onlus rispolvererà dal passato vecchi giochi come la “Campana”, “Un due tre stella” e tanti altri che ci hanno insegnato i nostri nonni, per insegnare ai bambini un nuovo modo di giocare, in epoca da Covid-19.

Sono giochi dimenticati che fa bene riproporre, vecchi giochi di quartiere che prevedono il distanziamento sociale come regola del gioco e non come imposizione. Una proposta che mira a ripristinare le relazioni sociali che sono alla base del corretto sviluppo psicofisico e sociale dei bambini, nel rispetto delle ordinanze governative anti diffusione del corona virus.

Giochi che fanno parte del patrimonio culturale degli italiani e che la Cooperativa sociale Eco di Sofia Flauto ripropone con un video realizzato dai bambini nei parchi dei comuni che hanno aderito all’iniziativa e che sarà disponibile sulle proprie pagine social su apposito link.

La “Campana”, ad esempio, non è solo un gioco in cui si tracciano a terra delle righe con delle caselle da fare in sequenza, ma un gioco che esalta la coordinazione motoria, la stima delle distanze, la proiezione e la direzione. Con “un due tre stella” si assimila il concetto di prima, dopo, avanti e indietro. Giochi che impongono la valutazione dei limiti fisici e mentali nostri e degli altri, che funzionano come campanelli di allarme per farci diventare capaci di vivere in mezzo agli altri. Il tiro con la cerbottana è un gioco molto divertente per i bambini e non solo, semplice da creare e lo si può fare in ogni luogo, all’aperto e al chiuso. E ancora, un bastimento carico di, è tanti altri giochi dei nostri avi diventati immediatamente moderni nell’epoca Covid.

“Pensare ai bambini nella fase di ripresa, prima che il danno psicologico e relazionale diventi irreversibile è un obbligo da parte della società – sostiene Sofia Flauto, presidente della Cooperativa Eco onlus – Con gli asili e le scuole chiuse, molti luoghi di socializzazione ancora chiusi e i centri estivi che partiranno solo tra un mese, i bambini restano ancora tra le mura di casa senza possibilità di svaghi. Sale la loro voglia di socialità ma l’epoca Covid deve ripensare il corretto rapporto che ogni bambino ha con i suoi coetanei. Niente più baci e abbracci, ma attività ludico pedagogiche che puntano sul distanziamento senza mortificare al punto della socializzazione. In questo vademecum-video ci ispiriamo ai vecchi giochi di quartiere i quali prevedono il distanziamento sociale non come imposizione ai bambini, ma come regole del gioco”.

Le attività riprese nel video sono state realizzate nei parchi che la cooperativa sociale Eco onlus ha contribuito a riaprire siglando protocolli di ludoteche all’aperto con propri volontari che hanno garantito l’apertura delle aree verdi a disposizione dei bambini in quindici comuni della Regione Campania. Tra questi Afragola, Cardito, Crispano, Frattamaggiore, Cesa.

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