Il tecnico dell’Udinese: «I punti critici sono la quarantena, la responsabilità civile e penale e i viaggi. Se il campionato riprendesse e poi fossimo costretti a sospenderlo avremo fatto un enorme autogol».
L’allenatore dell’Udinese, Luca Gotti, è intervenuto alla trasmissione Udinese Tonight.
«Sarà un piacere ritrovare i ragazzi in occasione del ritiro di squadra dopo uno stop così lungo. Ciò che sarà possibile fare in campo e cosa no ancora non lo sappiamo con precisione. Ci adatteremo alle disposizioni delle autorità competenti. Non mi sembra comunque scontato che la ripresa degli allenamenti porterà anche alla ripartenza del campionato».
Anzi, ha continuato, pensare di riprendere a giocare è molto difficile.
«Con gli elementi che ci sono dati oggi mi sento di dire che riprendere a giocare sarà difficilissimo. I punti critici sono a mio avviso la quarantena del gruppo squadra in caso di nuovo contagi, la responsabilità civile e penale del medico sportivo e di un responsabile della società, infine i viaggi. Ritengo che per far ripartire il calcio ci vogliano una visione molto più ampia e delle condizioni diverse da quelle che si prospettano attualmente. Se il campionato riprendesse e poi fossimo costretti a sospenderlo avremo fatto un enorme autogol».
Gotti ha parlato della preparazione dei suoi calciatori e del fatto che la squadra cerca di farsi trovare pronta ad un’eventuale ripresa.
«Ciò che indubbiamente mancherà di più sarà il pubblico, l’aspetto emotivo di una partita coinvolge a pieno titolo anche la tifoseria».
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