ilNapolista

Coronavirus, Campania: la magistratura apre inchiesta per epidemia colposa ad Ariano Irpino

24 morti e 200 contagiati dall’inizio dell’epidemia, sotto controllo le feste di febbraio e gli errori del 4 marzo che hanno velocizzato i contagi

Coronavirus, Campania: la magistratura apre inchiesta per epidemia colposa ad Ariano Irpino
Come ha sottolineato ieri il presidente della Regione Campania De Luca resta complicata la situazione ad Ariano Irpino dove i numeri del contagio da coronavirus sono alti. Si partirà in questi giorni con un controllo a tappeto con i test sierologici su tutta la popolazione per cercare di risalire ai contatti e bloccare la catena di contagi che come riporta il Mattino sono partiti da due feste.

In meno di tre mesi il paese ha avuto 24 morti e 200 infetti. E continua a far registrare nuovi contagi al ritmo di 10 al giorno. Una festa con le mascherine dei bimbi il 22 febbraio e una in costume riservata ai grandi il 23 febbraio.

Prima dell’esplosione del contagio, che ad Ariano Irpino è fissata alle 19,30 del 4 marzo scorso, c’erano già venti persone affette da Coronavirus che giravano in paese. Quella sera del 4 marzo due eventi incredibili avvennero a distanza di poche ore.

Ora la magistratura ha deciso di aprire delle indagini proprio su quelle che considera, oltre alle feste le mancanza che hanno causato la morte e il contagio di tante persone

La magistratura ha aperto un’inchiesta per epidemia colposa e omicidio colposo. Ad Ariano non si sono fatti mancare niente, nemmeno la residenza per anziani infetta, il centro Minerva, con 22 casi accertati e otto pazienti deceduti (uno o due nella stessa struttura, gli altri dopo il ricovero in ospedale). Anche qui indagine del procuratore della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro. Decine di persone fanno la fila al suo ufficio per raccontare il calvario dei loro congiunti, deceduti dove si ritenevano al sicuro. Sotto esame gli avvenimenti del 4 marzo notte e le responsabilità sulle contaminazioni dei reparti.

ilnapolista © riproduzione riservata