Confinamento prolungato fino al 15 aprile. Senza posti in rianimazione. Parigi vuole riaprire vecchi ospedali. Il premier: «Non sappiamo tutto del virus»
La Lombardia di Francia. Il triangolo Parigi Metz Mulhouse, a nordest. Riporta Il Messaggero:
rischia di diventare l’epicentro di un’epidemia «di cui non sappiamo tutto. Possiamo spiegare perché prendiamo certe decisioni. Ma queste decisioni sono prese spesso sulla base di informazioni incomplete, o contraddittorie» ha detto ieri il premier Edouard Philippe davanti (virtualmente) ai deputati dell’Assemblée Nationale.
Al momento, i dati provvisori dicono che ci sono più di seimila persone in rianimazione, quasi 25 mila i casi positivi e 4032 i morti. I contagiati 56.989. Il confinamento è già stato prolungato fino al 15 aprile.
Il presidente Macron e il governo sono accusati di aver agito in ritardo, di aver mentito per nascondere l’impreparazione dello stato, l’insufficienza del materiale sanitario di protezione, la scarsezza dei test di depistaggio.
Il direttore generale dell’Agenzia regionale della Sanità dell’Ile-de-France, la regione di Parigi ha detto
«L’altroieri è stata la notte peggiore. Abbiamo 1200 letti di rianimazione, mentre vi parlo, i malati in rianimazione sono 2700». In pochi giorni i letti coni respiratori sono stati in realtà aumentati, “inventati” dicono i primari di alcuni reparti: prima un terzo di più, poi il doppio, poi ancora, finché si può.
Grido d’allarme anche da Metz.
A Parigi e hinterland «abbiamo triplicato la capacità dei letti in rianimazione, ma non basta, abbiamo bisogno subito di almeno altri 500 letti» ha chiesto ieri il medico di pronto soccorso e responsabile sindacale Patrick Peillou.
L’allarme è stato raccolto dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo che vuole riaprire l’ospedale militare di Val de Grace e “lo storico ospedale Hotel Dieu, che si affaccia sul sagrato di Notre Dame. Per evitare il collasso, è stato scelto di evacuare i pazienti più gravi ricoverati nei reparti degli ospedali delle zone più colpite”.