Sul Messaggero. La Serie A lavora per non gravare sulla collettività, ma il Comitato tecnico scientifico resta perplesso, pur apprezzando il protocollo Figc. Si va verso allenamenti individuali per una settimana e slittamento date
Ieri il Comitato Tecnico Scientifico che coadiuva il Governo si è riunito per analizzare il Protocollo proposto dalla Figc. Nonostante la dichiarazione sibillina del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, membro del Comitato, che ieri ha dichiarato di non aver ancora analizzato il documento.
Il Messaggero scrive che il Protocollo, in linea di massima, è piaciuto agli esperti, ma resta il problema etico relativo ai tamponi.
“Il protocollo nella sua essenza va bene ma resta il nodo tamponi. Una questione etica. Ieri è stata nuovamente sollevata da Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive dello Spallanzani e da Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità del Ministero della salute: Come si possono fare così tanti tamponi ai calciatori se non ce ne sono per i cittadini? E l’altra questione è: un flusso così grande di analisi intaserebbe ancor di più i laboratori, soprattutto quelli del nord”.
Il calcio, però, si è già organizzato su entrambi i fronti.
Innanzitutto c’è la proposta, per ogni tampone fatto ai calciatori, di donarne 5 alla collettività. Ma si studiano anche altre formule.
“Pronto anche l’accordo per il check up completo di giocatori e staff con due tamponi, due test sierologici, analisi del sangue e visita internistica. C’è anche l’ipotesi che a fare le analisi sia l’istituto di medicina dello sport. Insomma il calcio insiste nel dire che tutto sarebbe a carico suo e che, anzi, investe per sostenere lo screening sul territorio”.
Domenica si avrà il responso del Governo che, con ogni probabilità, andrà in direzione di acconsentire agli allenamenti solo individuali per due settimane.
“Da Palazzo Chigi non hanno la minima intenzione di fissare altre date”.
Per questo motivo, il presidente della Figc Gravina sta lavorando al piano B, cioè quello dei play-out e play-off, un suo vecchio pallino.