Quello che il Milan era, quello che non è più. Il punto (di rottura, inevitabile) è questo. Poi si può discutere di quello che volete, ma una certa musica è finita
Gianni Mura su Repubblica mette in evidenza il punto di rottura, oramai evidente, nel mondo Milan emerso dalle interviste di Boban e Gazidis
Odio no, ma forte antipatia e incomunicabilità di carattere si nota in crescita al Milan, tra i giocatori-bandiera, Boban e Maldini, e l’ad Gazidis, la cui barba somiglia a quella di Vito Crimi, e non è un punto a suo favore. A un’intervista dell’ad alla Gazzetta, intervista in cui, secondo Gazidis, tutto va ben madama la marchesa, risponde ieri Boban, sempre sulla Gazzetta. E non ci va leggero. «Trattare con Rangnick (eventuale nuovo allenatore, ndr) è stato irrispettoso e inelegante. Non è da Milan. Almeno, quello che ci ricordavamo fosse il Milan». A me pare che in quest’ultima frase ci sia un piccolo mondo. Quello che il Milan era, quello che non è più. Il punto (di rottura, inevitabile) è questo. Poi si può discutere di mercato, di contratti da rinnovare, di fair play finanziario, di quello che volete, ma una certa musica è finita. E i ricordi, come scrisse Guillaume Apollinaire, sono corni da caccia il cui suono muore nel vento. Così, per avvicinarci all’angolo della poesia.