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La denuncia dei pompieri: “A noi il tampone non lo fanno, non siamo né vip né calciatori»

Sul Fatto. I vigili del fuoco trasferiscono i pazienti Covid-19, le ambulanze non ce la fanno: «Obbligati a lavorare senza mascherine, abbandonati dallo Stato che serviamo»

La denuncia dei pompieri: “A noi il tampone non lo fanno, non siamo né vip né calciatori»

Sul Fatto Quotidiano la denuncia dei Vigili del Fuoco. Le ambulanze, al Nord, non bastano più a trasportare i pazienti Covid-19 e così devono intervenire anche loro. Che, però, non hanno dispositivi di protezione. Soprattutto a Bergamo, l’area più colpita dall’epidemia.

“Facciamo mediamente quindici interventi al giorno, con una percentuale prossima al settanta per cento per il trasporto di malati con tutta probabilità contagiati Covid verso gli ospedali dedicati: in buona sostanza qui abbiamo un aggravamento quindi dell’impegno sul lavoro con tutta la particolarità della vicenda: trattiamo come positivi conclamati tutti i sintomatici, perché non abbiamo una banca dati”.

Tra i vigili del fuoco, finora, si contano un morto, nove intubati in gravi condizioni e 60 in quarantena. Costantino Saporito, del sindacato Usb, dichiara:

“Ma come si può pensare che i colleghi contagiati siano così pochi? Lavoriamo quasi tutti senza mascherine perché ne abbiamo poche, le attrezzature sono inadeguate già in periodi normali… e, soprattutto, non siamo calciatori né vip, quindi a noi i tamponi non li fanno se già non rantoliamo…”.

Un appello che accomuna l’intera penisola.

A Varese i pompieri denunciano:

“Siamo stati abbandonati dallo Stato che serviamo. Siamo obbligati a lavorare senza mascherine perché ne abbiamo pochissime e quelle a disposizione ci servono per gli interventi di trasporto dei malati Covid. Quindi, poi, dopo l’intervento stiamo a contratto tra noi senza nessuna protezione. All’inizio dell’emergenza avevamo ottenuto di non spostarci dalle rispettive aree di competenza delle caserme, ma lo Stato che serviamo ha deciso di non pagare le ore di straordinario e così ci costringe a continui spostamenti per coprire i turni di tutti, anche fuori zona”.

I Vigili del Fuoco di Ariano Irpino raccontano:

“Andiamo e veniamo da Ariano Irpino, ma non abbiamo né mascherine né l’attrezzatura minima per poter agire in sicurezza. Siamo del tutto esposti al rischio esponendo di conseguenza anche i nostri familiari”.

 

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