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Il Giappone insiste: noi andiamo avanti per le Olimpiadi a porte aperte

Cio e governo giapponese lavorano come se la pandemia non ci fosse. Il ministro: “lavoriamo con il programma previsto, per accogliere Giochi completi, con il pubblico”

Il Giappone insiste: noi andiamo avanti per le Olimpiadi a porte aperte

Come se nulla fosse, o forse nella speranza che nulla sarà, il Giappone va avanti nell’organizzazione delle Olimpiadi estive, pianificandole in assetto “completo”. Lo ha detto, di nuovo, il ministro delle Olimpiadi Seiko Hashimoto, secondo il quale i Giochi si terranno puntuali, e con la presenza di spettatori.

Sabato scorso, il primo ministro giapponese Shinzo Abe aveva dichiarato che le Olimpiadi sarebbero andate avanti nonostante il coronavirus. Il CIO si riunirà martedì prossimo per discutere delle Olimpiadi e in particolare degli eventi di qualificazione che sono stati colpiti.

“Le Olimpiadi complete sono ciò a cui miriamo”, ha detto Hashimoto. “Faremo del nostro meglio per prepararci come previsto, in modo che il Comitato Olimpico Internazionale sia convinto che siamo in grado di ospitare i giochi”, ha aggiunto.

Il Giappone finora ha avuto oltre 1.400 casi e 28 decessi dovuti a coronavirus. Ma il Cio sta lavorando perché tutto si svolga regolarmente. Il 57% degli 11.000 atleti che dovrebbero partecipare si è già assicurato il proprio posto. “Per il restante 43% dei posti, il CIO lavorerà con le federazioni internazionali per apportare tutti gli adattamenti necessari e pratici ai rispettivi sistemi di qualificazione per Tokyo 2020”, ha affermato il CIO, aggiungendo che la qualificazione potrebbe anche essere basata su risultati storici o di classifica.

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