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Qual è il vero accordo sugli stipendi tra i calciatori e la Juventus

È diverso rispetto al comunicato del club. I giocatori rinunciano a uno stipendio e mezzo (non quattro) e fanno un favore contabile al club che deve alleggerire il rosso di bilancio

Qual è il vero accordo sugli stipendi tra i calciatori e la Juventus
Juventus' Portuguese forward Cristiano Ronaldo (R) celebrates with teammate Juventus' Argentinian forward Paulo Dybala after scoring a goal during the Italian Serie A football match SS Lazio vs Juventus FC. (Hermann)

L’accordo tra la Juventus e i suoi calciatori è diverso rispetto a quanto comunicato ufficialmente dalla Juventus. I calciatori non rinunciano a quattro mensilità – da marzo a giugno – ma a uno stipendio e mezzo (forse due) e soprattutto fanno un favore contabile al club, accettano di farsi versare gli altri nel prossimo bilancio in modo da evitare un rosso spaventoso. Lo spiegano sia la Gazzetta dello sport sia il Corriere della sera.

Ecco cosa scrive la Gazza:

I giocatori, come chiesto dalla società, hanno deciso di rinunciare a quattro stipendi dell’esercizio 2019-20, anche se una parte consistente della somma – probabilmente due mensilità e mezzo – sarà comunque pagata più avanti, dopo il primo luglio, in modo da avere effetti nell’esercizio 2020-21. I giocatori, insomma, hanno accettato di non percepire un mese e mezzo di stipendio e di spalmare il resto sulla prossima stagione. La questione è particolarmente importante perché i bilanci delle società di calcio si chiudono al 30 giugno e per la Juventus, come per molte altre società, è fondamentale non gravare con gli stipendi dei giocatori sull’esercizio 2019-20. La diminuzione delle entrate per l’emergenza coronavirus infatti ha reso necessario un intervento straordinario per ridurre il rosso nel bilancio in chiusura.

Il Corriere della Sera scrive più o meno la stessa cosa. Parla di due stipendi, invece di una mensilità e mezza.

Ronaldo quindi lascerà 10 milioni di ingaggio e Dybala 2,5? Per adesso — nel prossimo bilancio quindi — sicuramente sarà così. Ma l’ipotesi da discutere poi singolarmente coi giocatori e i loro avvocati dovrebbe prevedere di pagare nella prossima stagione due stipendi su quattro in caso di chiusura definitiva della stagione; tre su quattro in caso di ripresa del campionato.

 

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