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Diabolik aveva bruciato le tappe e dato fastidio al boss

Sono gli sviluppi riportati dal Messaggero delle indagini sull’omicidio di Fabrizio Piscitelli confermate dalle intercettazioni di uomini vicino al boss romano

Diabolik aveva bruciato le tappe e dato fastidio al boss

Diabolik l’ultras della Lazio, il neofascista e il narcotrafficante. E infine Diabolik il mediatore, seduto a capotavola per negoziare la pax tra clan a Ostia, plenipotenziario di un altro boss, Marco Esposito, soprannominato “Barboncino”.

È questo il nuovo punto di partenza per l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, riporta oggi il Messaggero, assassinato con un colpo alla nuca il 7 agosto scorso.

aveva bruciato le tappe. Arrivato nel gotha del grande crimine romano iniziava a sentirsi, non solo arbitro, ma anche padrone. In una piazza però, quella di Roma, che non accetta re

Diabolik insomma avrebbe pestato le scarpe proprio al “Barboncino”, lo stesso per cui aveva fatto da mediatore nella pace. A prova di questo ci sono le intercettazioni della Guardia di Finanza di due uomini vicini al boss, Fabio Di Francesco e Natale Perrulli

I due commentano il successo della negoziazione di Diabolik, nell’incontro con Salvatore Casamonica, capace di raggiungere un accordo con gli Spada ed evitare dei guai ad uno spaventato Marco Esposito: «Romoletto (Spada) gliel’hanno apparato Diabolik e Fabietti. Perché (Barboncino) se stava a cacà in mano». Ma dopo il prestigioso successo diplomatico del 13 dicembre 2017 Diabolik cerca di passare subito all’incasso. Il 25 settembre 2018, il duo Piscitelli e Fabietti blandisce uno degli uomini di Esposito: «Controverso avvicinamento del Kevin Di Napoli al gruppo criminale con a capo Fabietti e Piscitelli, con conseguente allontanamento dello stesso dall’organizzazione» guidata dal “Barboncino”, annota la finanza nell’informativa finale Grande Raccordo Criminale.

Tutto ciò sta a significare che Piscitelli aveva deciso di osare il passo forse più lungo della gamba e sottrarre uomini chiave al suo boss. Ed è allora che Di Francesco e Perrulli cominciano a parlare di messaggi bellicosi nei confronti di Diabolik

 

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