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CorSport: l’Europa non è più un miraggio. Un’ora e mezzo di sofferenza da uomini veri

Nel secondo tempo la squadra di Gattuso schiaccia il Brescia all’indietro mettendogli tanta paura da spingere Mateju al fallo di mano che porta al rigore. Poi Fabian Ruiz illumina l’orizzonte

CorSport: l’Europa non è più un miraggio. Un’ora e mezzo di sofferenza da uomini veri

Il Napoli vince sul Brescia e si porta, almeno provvisoriamente, al sesto posto con 36 punti. Scrive il Corriere dello Sport:

“E se il peggio fosse passato, ci sarebbe da sospettare che l’Europa non sia più un miraggio, né una pallida utopia”.

Per Gattuso si tratta della quarta vittoria in trasferta. Il Napoli di Gattuso ritrova un universo che sembrava smarrito

“e che a Brescia riappare in tutta la sua enormità, dopo un’ora e mezza di sofferenza, da uomini veri”.

La squadra ieri è rimasta “scioccata” dall’angolo di Tonali con capocciata di Chancellor. Lopez “si è reinventato il catenaccio” per colmare la distanza con il Napoli

“e al Napoli non è rimasto che adagiarsi su Fabian per il palleggio e poi rifugiarsi (quasi) sempre a sinistra, tra Mario Rui, Insigne e le scampagnate di Elmas, domate però dal Brescia”.

Servirebbe uno slancio, scrive il quotidiano sportivo, rapidità per spostare il bunker bresciano

“e invece ne viene fuori una lenta processione che certifica l’appannamento psicologico per quell’1-0. Le statistiche sono una grata a cui aggrapparsi, un tiro e un gol per il Brescia, però amplificano il disagio del Napoli che, intanto, non trova un piano B”.

Cambia qualcosa nel secondo tempo.

“Il Napoli lo affronta di nuovo correndo in avanti, senza esaltare, ma schiacciando il Brescia all’indietro, mettendogli tanta paura da spingere Mateju ad allungare una mano sul destro di Insigne, che il Var (ma anche l’occhio umano) ritiene da rigore: l’1-1 dello scugnizzo spazza via le ombre e Fabian Ruiz, dopo quattro minuti, illumina l’orizzonte con un sinistro da applauso, all’incrocio dei pali”.

Da qui diventa un’altra storia e il Napoli conduce il gioco senza distrarsi.

“Il Napoli è in Fabian, che diviene centrale nelle due fasi, è nella capacità di difendersi intorno a Manolas, di ripartire con Mario Rui o con Insigne che umilmente sta ad ampliare il campo, divenuto strettissimo per il Brescia, una stradina che sembra condurre all’inferno della Serie B. Mentre il Napoli guarda le stelle: da Messi all’Europa (che sta lì) è niente”.

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