La stella olandese vorrebbe giocare più dietro, come con Valverde. Il suo ex allenatore polemizza. Ma con Setién gioca al fianco di Messi e le sue statistiche migliorano
“Non è un attaccante, è un giocatore che smista palloni e serve gli attaccanti”. Erik Ten Hag rimpiange Frenkie De Jong, lo avrebbe voluto un altro anno all’Ajax e non gli piace vederlo faticare in una posizione poco sua nel Barcellona in crisi. Lì, proprio dove adesso hanno cominciato a dubitare del suo impiego.
El Pais analizza la semi-crisi di adattamento della giovane stella olandese, nel passaggio da Valverde a Setién. Col primo ha giocato in tutti i ruoli del centrocampo, titolare praticamente sempre. E lui stesso ha sempre detto di essere un centrocampista: “Ho giocato in questa posizione per tutta la vita. Una volta ho giocato in avanti, ma molto poco. E anche in difesa circa tre anni fa, all’Ajax. Ma la mia ambizione è quella di essere un centrocampista”.
Con Valverde sulla panchina del Barcellona, l’olandese ha contato in media 60 passaggi a partita, 0,73 occasioni create, 0,12 tiri e 5,5 palle recuperate. Numeri lontanissimi da quelli della sua ultima stagione all’Ajax: 79 passaggi, 1,3 opportunità, 0,75 tiri e 8,5 palle rubate di media. “Se gioco male è per colpa mia, non per la posizione che occupo sul campo”, ha detto De Jong.
Era felice con Valverde, e al fianco di Busquets. Poi è arrivato Setién e paradossalmente dopo sei partite con l’allenatore della Cantabria le sue statistiche si sono avvicinate a quelle dell’Ajax: 70 passaggi, 0,9 occasioni create, 0,9 tiri e 6,33 recuperi . Più aggressivo tra le linee e molto più presente nell’area avversaria, come partner di Messi. De Jong ha segnato contro il Betis il secondo gol. “Sto migliorando – ora dice – ma non mi sono ancora completamente adattato al ruolo.