Non viene usato nello stesso modo da tutti. Toglie l’errore grosso ma l’anno scorso ero più positivo. Quest’anno non capisco il metro di giudizio. E’ difficile fare l’arbitro. Fossi arbitro e avendo il Var a disposizione prenderei la decisione poi mi metterei completamente nelle mani del Var. Arbitrerei anche con più serenità, con dietro una struttura che potrebbe correggere i miei errori. Ci fosse uno strumento così per gli allenatori. Gli arbitri stiano sereni”.

Sullo scudetto e le percentuali di vittoria:

“Noi cerchiamo di fare il nostro meglio. Come ha detto Gasperini, parlare di scudetto ora è solo un aspetto mediatico. Anche per l’Inter. Sappiamo pregi e difetti, sappiamo dove possiamo lavorare dentro e fuori dal campo”.

Sugli innesti di cui ha bisogno la rosa:

“Sono cose che non si devono discutere in sala stampa. Devo dare il mio punto di vista ai dirigenti. E può darsi che non sia giusto. Abbiamo iniziato un percorso, c’è buonissima sintonia tra noi. Sappiamo che dobbiamo crescere ma è un percorso che è iniziato quest’anno. Abbiamo cambiato tre giocatori su cui l’Inter nel passato ha costruito la base. Sappiamo dove e cosa si può fare per migliorare, ma ci vorrà tempo. C’è grande disponibilità da parte dei calciatori, che ci sta permettendo di ottenere risultati al di là delle aspettative”.

L’Inter sta mettendo pressione alla Juve come ha detto Ronaldo?

“Per noi l’obiettivo è diventare credibili come squadra, come club. Diventare una squadra che gli altri iniziano a capire. Siamo sulla giusta via. Penso che questa idea sia stata trasferita all’esterno. Abbiamo iniziato un percorso e ci vorrà tempo. Dovremo essere bravi a non scoraggiarci quando le cose non saranno tutte positive e il contrario. Serve calma, serve avere una visione se hai ambizione di tornare a vincere”.

Cosa ha capito dell’ambiente Inter in quattro mesi?

“Non ho detto una cosa diversa da un altro allenatore che arriva in una squadra nuova. C’è bisogno di tempo per entrare mani e piedi nella nuova situazione. Sono contento che adesso la situazione è molto più chiara e così posso spiegarla al presidente e ai dirigenti. Sempre per cercare di portare dei miglioramenti per andare sempre avanti e non tornare indietro”

Con quali occhi guarderà domani il derby di Torino?

“Noi guardiamo in casa nostra. Pensiamo alla gara contro il Bologna, dovremo essere al 100% per uscire dal Dall’Ara con dei punti. Concentriamoci sul nostro”.

Lautaro le ricorda qualcuno del passato?

“Io incrocio le dita. E’ un ragazzo giovane, che l’anno scorso ha giocato poco, ora gioca con più continuità. Ha tutto un percorso da fare, ha buone qualità e prospettive. Deve essere più cattivo quando ha le occasioni. Ha voglia di lavorare, di migliorare. Dovrà essere bravo a disegnare il percorso per arrivare al top o vivacchiare come un giocatore normale. La volontà è tutta sua, il sacro fuoco deve essere il suo”.

Cosa manca a Lazaro?

“E’ un ragazzo giovane che ha buone caratteristiche, nazionale austriaco, visto più volte. Nell’Hertha non aveva le stesse pressioni. Con lui bisognerà avere pazienza e bisognerà dargli la chance di partire dall’inizio. Altri discorsi non sono stati toccati. Abbiamo fatto un investimento giusto, abbiamo speso 20 milioni. Crediamo in lui e che possa crescere il valore di investimento che abbiamo fatto. Anche su Sensi abbiamo fatto un investimento, ha dato risposte più veloci. Come Barella. Speriamo che le risposte di Lazaro arrivino presto”.

Dopo il giorno libero che ha concesso alla squadra, come l’ha trovata?

“Lo abbiamo fatto lo scorso mese. Con tanti impegni ravvicinati, se c’è la possibilità di dare un giorno libero per staccare e rigenerarsi è bene farlo. In Inghilterra lo avevo messo come condizione. A me piace lavorare, se do loro un giorno libero se lo meritano”.

Matic è ancora così importante?

“Non parlo di altri calciatori, mancherei di rispetto ai miei calciatori. Ho grande affetto nei confronti di tutti i giocatori che ho avuto in passato e lui è uno di questi”