La Corte Federale di Appello giudica inammissibile il ricorso della Figc determinando un importante precedente giurisprudenziale. E’ il secondo ricorso vinto dai granata
E’ ufficiale. Walter Mazzarri sarà in panchina contro l’Udinese, domenica, alla Dacia Arena.
Il Torino batte la Federcalcio 2-0.
Dopo aver vinto infatti il primo ricorso, due settimane fa, ieri la linea dell’avvocato napoletano Eduardo Chiacchio, il legale scelto da Cairo per tutelare gli interessi del club, ha avuto di nuovo la meglio.
La Corte Federale di Appello ha definito “inammissibile” il ricorso per revocazione presentato dal presidente federale, Gabriele Gravina. Archiviata la questione.
La partita del Tardini aveva fatto trovare il Toro senza più un tecnico che potesse andare in panchina. Era infatti stato squalificato anche il vice di Mazzarri, Frustalupi.
Il Toro aveva fatto ricorso. La prima sezione della Corte Sportiva d’Appello nazionale aveva accolto per entrambi i tecnici la tesi dell’avvocato Chiacchio. Ovvero
“che l’automatismo della squalifica per un tecnico non potesse scattare neanche in questa fase in cui siamo entrati nella nuova era dei cartellini per gli allenatori”.
Per evitare che la decisione della Corte d’Appello, di tramutare la squalifica in un’ammonizione con diffida, potesse fare giurisprudenza, il presidente della Federcalcio, aveva fatto a sua volta ricorso. L’intento, scrive Repubblica Torino,
“era quella di non creare un precedente pericoloso. Cercando di mettere una pezza ad un “buco” legislativo emerso nell’applicazione del Codice di Giustizia Sportiva. La regola di oggi, infatti, presuppone la squalifica automatica in caso di espulsione solo per i calciatori. Ma non vale anche per tutti gli altri tesserati”.
Una falla ritenuta pericolosa, perché aveva messo in evidenza il mancato adeguamento del regolamento della Federcalcio alle norme Ifab, che lo scorso 15 luglio aveva emanato il nuovo Disciplinary Code Fifa secondo il quale la squalifica è automatica anche per gli allenatori espulsi.
“Proprio la mancanza di una norma che prevede l’automatismo della squalifica per gli allenatori potrebbe a questo punto provocare infiniti ricorsi da parte di chi fosse oggetto di provvedimento disciplinare”.
Ieri la Corte Federale di Appello ha scritto la parola fine. Ora la sentenza ha un prezioso effetto giurisprudenziale.