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Sostenitrice di Fratelli d’Italia esclusa dalla squadra di calcetto per frasi razziste

E’ accaduto a Padova. La squadra di cui faceva parte è legata ai centri sociali. Malagò: “l’esclusione per ragioni politiche è in antitesi con i valori dello sport”

Sostenitrice di Fratelli d’Italia esclusa dalla squadra di calcetto per frasi razziste

Una esponente padovana di Fratelli D’Italia è stata estromessa da una squadra di calcio femminile a 5 per aver pubblicato su Facebook alcuni post contro i migranti.

Frasi razziste e like di troppo

Non solo. Elvira Bello, questo il suo nome, ha messo anche dei like a una pagina con frasi di Mussolini. La squadra di calcio a cui appartiene non ha gradito. Anche perché non si tratta di una squadra qualunque.

La squadra dei centri sociali

Appartiene, infatti, all’associazione “Quadrato meticcio”, che, tra i valori portanti, ha proprio l’antirazzismo e l’inclusione dei migranti e dunque ritiene che le scelte politiche della giocatrice siano incompatibili con tali valori e con quelli del Coni.

Meloni: “Sono scandalizzata”

Non si è fatta attendere la reazione della leader di Fratelli D’Italia, Giorgia Meloni:

“Sono scandalizzata dall’esclusione. Facciano i tornei dei centri sociali se ci tengono, ma senza i vantaggi fiscali riconosciuti a chi fa sport. Ora il Coni deve intervenire: nello sport non c’è spazio per discriminazione”

La risposta del Coni

E il Coni ha risposto con una nota firmata dal presidente Giovanni Malagò:

“In merito all’esclusione di una calciatrice per ragioni politiche, ricordo che tale circostanza si pone in antitesi con i valori ineludibili dello sport. Il nostro movimento, riconosce la centralità dell’inclusione come pilastro non negoziabile e non si presta a strumentalizzazioni ideologiche”.

L’esclusa dalla squadra di calcetto

Il presidente di “Quadrato Meticcio”, Mattia Boscaro, ha precisato che non è stata ancora presa una decisione definitiva sull’esclusione. Mentre la diretta interessata dichiara:

“Ho ricevuto molte offerte e già martedì prossimo mi allenerò con un’altra squadra. È una discriminazione odiosa, se fosse successo a qualcuno di un altro partito mi darebbe fastidio lo stesso. Lo sport è sport e la politica è politica. Da parte mia non c’è mai stata una parola scorretta o un gesto di offesa. Sono anche una mamma e spero che non succeda lo stesso a qualche ragazzino”.

E ha aggiunto:

“E comunque, certo non torno in un gruppo che non mi vuole. E poi nel loro statuto si parla tanto di inclusione ma dov’è l’inclusione nei miei confronti?”

 

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