Intervista del presidente Figc al CorSport: «La regola sui falli di mano scatena solo polemiche. Gli arbitri sono un’eccellenza, l’unico errore su Mertens. Nicchi ha finito i mandati»
Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport a firma Alessandro barbano. Ha affrontato vari temi, partendo dagli arbitri:
“Il Var è indispensabile, ma va mixato con le risorse umane che sono gli arbitri. In una giornata d’esordio bellissima, con 33 gol e tante decisioni azzeccate, un solo errore, quello del rigore su Mertens, ha finito per mettere sotto accusa una categoria che rappresenta un’eccellenza italiana”. E ha parlato della crisi di vocazioni degli arbitri, anche per motivi economici. Ha ricordato che Nicchi è al terzo mandato: «Nel volontariato il limite di due mandati è sacrosanto».
Le nuove regole sui falli di mano
“Questa regola genera equivoci, sembra facile dire che il contatto oggettivo significa rigore, ma quando vai ad applicare la regola tutto è più complesso. Sopratutto perché ci sono giocatori esperti che hanno capacità balistiche nei tiri. Noi seguiamo le regole, ma non possiamo non manifestare le criticità di una norma che sta scatenando e scatenerà solo polemiche”
Sul tema della giustizia sportiva, degli episodi di violenza e razzismo e sui rapporti tra società calcistiche e ultras ha spiegato che non si intende utilizzare metodi di responsabilità oggettiva che penalizzino le società e il gruppo per pochi. Ma è necessario che i club tutelino all’interno dei propri stadi e che si dotino delle misure necessarie per individuare e neutralizzare questi individui.
Le società devono attivarsi per isolare i violenti. Possono farlo, impiegando le tecnologie di riconoscimento facciale che consentono di identificare chi viola le regole di sportività e di civiltà. Così ha fatto la Juve con il tifoso che ha mimato l’aereo, durante il derby con il Torino, evocando per i tifosi rivali la tragedia di Superga. Cinque anni di daspo e il caso è chiuso.
La domanda è: “Ma questo mercato porterà equilibrio a un campionato che da otto stagioni ha un solo padrone?
“Ne sono convinto. Aver recuperato allenatori come Conte e Sarri è un’occasione di crescita per tutti. Poi c’è il Napoli, maturato attorno a un grande tecnico come Ancelotti. La partitissima di Torino contro la Juve potrebbe darci una conferma a questa previsione”.
I play-off
«La mia era una provocazione, ma non solo. Sono convinto che una Final Four possa ribaltare gerarchie consolidate e accendere l’entusiasmo».