ilNapolista

James e le imperdibili lezioni di gestione aziendale del papponismo napoletano

Da noi la domanda chiave è: che figura facciamo con Florentino Perez? L’abc delle trattative è completamente stravolto. Tutto fa brodo per tornare a fare i vampiri del consenso

James e le imperdibili lezioni di gestione aziendale del papponismo napoletano

Il delirio è tornato

Ci risiamo. E come sbagliarsi. La monumentale figura di merda rimediata da certi personaggi napoletani con e per Sarri, avrebbe dovuto indurre loro a trascorrere il resto della loro esistenza nell’anonimato (per non dire altro) ma ovviamente non accadrà e non è accaduto.

Il delirio del papponismo – ripetiamo: unico vero movimento culturale prodotto da Napoli in questi anni – ha ripreso fiato nel corso della trattativa tra il Napoli e il Real Madrid per James Rodriguez.

Parlare a Napoli di mercato, quindi di economia di mercato, di trattativa, è ovviamente un ossimoro.

La vicenda è abbastanza semplice. Il Napoli vorrebbe James Rodriguez, giocatore che piace molto a Carlo Ancelotti, ma lo vorrebbe alle proprie condizioni. Che sono quelle del prestito, o del prestito oneroso. Si può discutere nel merito, ma è una posizione all’interno di una trattativa. Posizione che ieri De Laurentiis ha irrobustito dicendo: perché al Bayern lo hanno prestato e da noi pretendono 50 milioni di euro? Per poi aggiungere che è disposto a spenderne di più per un calciatore da trenta gol. Ma rimaniamo a James.

Che figura facciamo con Florentino Perez?

Dall’altro lato c’è il Real Madrid con Florentino Perez che si ritrova in casa il gioiellino da lui tanto amato che però non ha mai avuto fortuna con i Blancos e in fondo non si è imposto nettamente nemmeno al Bayern. Chiariamoci, James è fortissimo. Ma è un calciatore che al momento non è una certezza. Ha 28 anni, costa tanto, ed è anche una incognita. Perez vuole venderlo a 42 milioni più bonus.

Al momento, la fila non c’è. Al di là degli strepiti delle comari napoletane – quelle che hanno gridato al complotto giudo-pluto-massonico contro Napoli per la copertura mediatica delle Universiadi – i quotidiani sportivi spagnoli riportano tutti lo stesso concetto (ripreso ieri dal Napolista) e cioè che Simeone ha dubbi tattici sull’utilizzo di James Rodriguez. I Colchoneros hanno sì venduto Griezmann al Barcellona ma hanno anche speso 126 milioni per il 19enne attaccante del Benfica Joao Felix. Stanno acquistando Trippier, e non solo. Insomma stanno facendo mercato e aspettano.

Nessuno, dalle parti dell’Atletico Madrid, pone la questione come viene posta a Napoli. E cioè in base al consenso sociale. Che figura stiamo facendo con Florentino Perez? L’importanza del giudizio altrui – non essendo comari – evidentemente a Madrid non è un valore.

I vampiri del consenso

Per i vampiri del consenso, De Laurentiis dovrebbe obbedir tacendo. Andar lì e togliere le castagne dal fuoco al Real Madrid e sborsare 50 milioni. Così fanno i signori. Dicono, ovviamente con i soldi degli altri, quelli che lasciano le salumerie imprecando per i venti centesimi in più sui 100 grammi di prosciutto cotto.

A Napolli non si capisce che il cerino lo ha in mano al Real Madrid e che e trattative sono trattative. Tutto finisce sul piano del cacc’e sorde che consente a Mertens di essere sempre più eroe del popolo.

Ovviamente nulla sanno e a loro nulla interessa sapere di cosa significhi gestione aziendale. Devono sfogare, fare ammuina, avere consenso. Insomma perdere tempo. L’estate è calda.

L’unica nota stonata di questa estate 2019 è la volontà del Calcio Napoli di andare incontro alle esigenze dei seguitori (non sono tifosi) del Napoli. De Laurentiis dovrebbe aumentare i prezzi degi abbonamenti, non ridurli. Rincorre qualcosa che non esiste. Vada per la sua strada. Gestisca la sua azienda come ha fatto sin qui. Se si volta indietro, perderà soltanto tempo.

ilnapolista © riproduzione riservata