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La notizia che dà Paratici è che la Juventus aveva mollato Higuain

Racconta a Veltroni alla Gazzetta che se non avessero puntato CR7, avrebbero mirato all’acquisto di Icardi. Gonzalo era stato ritenuto inadeguato

La notizia che dà Paratici è che la Juventus aveva mollato Higuain

Alla Gazzetta

Oggi ha avuto molto risalto l’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, a Walter Veltroni, da Fabio Paratici direttore dell’area tecnica della Juventus. Paratici racconta com’è nata l’idea di acquistare Cristiano Ronaldo. Il primo contatto con Mendes che gli mise la pulce nell’orecchio, il secondo contatto, la riunione in cui ne parlò ad Andrea Agnelli.

Ma di tutta l’intervista colpisce un passaggio. La Juventus aveva già deciso di sbarazzarsi di Gonzalo Higuain. Del resto soltanto a Napoli potevamo piangere per la partenza – a peso d’oro – di un calciatore formidabili a segnare i gol inutili e mai decisivo nella sua lunghissima carriera. Fu l’affare del secolo (per il Napoli).

Racconta Paratici:

Tornando da Linate (dove aveva incontrato Jorge Mendes, ndr) ho pensato: “Noi abbiamo Higuain, che comunque andrà via”. Quindi, dedotto Higuain, questo può essere un buon accordo?

Higuain sarebbe andato via anche senza Ronaldo. Alla Juventus era ovviamente chiaro che Gonzalo non fosse in grado di competere ad altissimi livelli. Serviva altro.

E a Napoli c’è chi lo rimpiange

E infatti alla prima riunione con Agnelli – e altri, ma senza Marotta – Paratici ne parla. La racconta così: “Ci sono due modi per motivare la squadra: uno non si può dire e l’altro è quello di comprare Cristiano Ronaldo”».

Sono curioso del primo (chiede Veltroni).

«Il primo era comprare Icardi e scatenare un casino incredibile… Ma, come è ovvio, non era questo il mio obiettivo reale. Oppure… Oppure possiamo prendere Cristiano Ronaldo. Andrea fece una smorfia ma io dissi “aspetta, fammi spiegare…”». Quindi aveva ragione Wanda Nara.

E pensare che a Napoli, dopo che Higuain è stato mollato da Juve, Milan e sta facendo ridere al Chelsea, c’è ancora chi lo rimpiange.

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