Un Napoli “old style” o, per dirla alla Paolo Condò, un Napoli “Sarri-style”. Il Napoli sembra essere questo, a prescindere dall’allenatore
Sarri-style
Il Napoli, seppur in attesa di test più complessi e contro squadre con caratteristiche diverse (la Sampdoria “lascia giocare” molto), pare essersi ritrovato. Dopo le due timide prove offerte col Milan, Hamsik (tornato nel cuore del gioco, prima di partire per la Cina)) e compagni hanno offerto una prova davvero convincente.
Velocità (d’esecuzione) e qualità (tecnica) nella manovra, tanti tocchi di prima e movimento senza palla (a dettare i passaggi), cambi di gioco e sventagliate come se non ci fosse un domani. Occasioni favorevoli a ripetizione, figlie di giocate rapide e costruite, con un azzurro che detta il passaggio (col movimento) e l’altro che lo esegue (nei tempi giusti, con rapidità). Il tutto accompagnato da (più d’) un pizzico della (nota) qualità offensiva dei nostri giocatori.
Un Napoli “old style” o, per dirla alla Paolo Condò, un Napoli “Sarri-style”. Così definito dal giornalista Sky nel post-partita di questa sera. Perché, seppur a tratti e con una disposizione tattica diversa, al San Paolo ha fatto capolino quel gioco che aveva tanto entusiasmato tifosi e critica negli ultimi anni.
“Abbiamo sempre detto che, dopo un inizio vicino al calcio di Sarri, Ancelotti ha innovato, cambiando la posizione degli interpreti e mettendo dentro nuovi giocatori – ha esordito il giornalista Sky – Abbiamo detto tutti che il Napoli è cambiato, ma senza descriverlo compiutamente. Questa sera, a mio avviso, si è rivisto molto Sarri. Il calcio del Napoli è un calcio “patchwork”, cioè un calcio che prende assieme diverse ispirazioni, compresa quella del calcio di Sarri dello scorso anno. Dopo il 2-0, infatti, ci sono state alcune azioni con quattro o cinque tocchi di prima per arrivare davanti alla porta… che era molto Sarry-style”.
Un pensiero articolato e che trova concorde chi vi scrive. Ci ha pensato, poi, Daniele Adani (anch’egli presente negli studi Sky nel post-partita di Napoli-Sampdoria) ad aggiungere una doverosa precisazione: “Parliamo di una squadra che ha nelle sue corde questo tipo di calcio, a prescindere da quale guida tecnica abbia e che questa sera ha ritrovato i suoi meccanismi, quelli che avevamo visto anche contro la Lazio e che si erano interrotti in maniera vistosa soprattutto in Coppa Italia contro il Milan. Con i meccanismi, il Napoli ha ritrovato i gol e le condizioni migliori per esprimere il proprio calcio. Tutti hanno giocato una buona partita. Anche quelli che avevano giocato meno, a mio avviso, sono rientrati in ritmo partita, come Hysai ad esempio”.
Come dire: il Napoli è il Napoli. E può giocare così, perché i giocatori ne sono capaci. Che ci sia Sarri o che ci sia Ancelotti. Voi che ne pensate?