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Mister Li non risarcisce Elliott, il Milan potrebbe cambiare proprietà entro mercoledì

Poco più di un anno dopo il closing, la proprietà cinese ha praticamente perso il Milan. Per Li Yonghong il tempo rossonero è già finito.

L’articolo della Gazzetta

Ricordate i 32 milioni non versati da Li Yonghong per il Milan e “coperti” dal Fondo Elliott per l’aumento di capitale del club rossonero? Bene, l’imprenditore cinese non li ha ancora versati. Quindi, tra poche ore perderà ogni diritto sul pacchetto azionario del Milan. Incredibile ma vero, come spiega la Gazzetta: «Aspettative deluse, nonostante giovedì fossero filtrate abbondanti rassicurazioni in merito. La deadline per il rimborso era ieri e il bonifico non è arrivato: ciò significa che Yonghong ha rotto uno dei covenant (paletti) contrattuali ed Elliott può iniziare le operazioni per sostituirsi all’azionista di maggioranza e rilevare il Milan nel giro di una settimana al massimo».

Un epilogo clamoroso per una vicenda surreale. Che però potrebbe riservare un ulteriore colpo di coda. Leggiamo ancora la Gazzetta: «Mister Li potrebbe presentarsi da Elliott con un acquirente. Ovvero con qualcuno disposto a rilevare la quota di maggioranza del club, mettendo ovviamente sul piatto sia i 32 milioni dell’aumento di capitale, sia i circa 380 del debito complessivo rossonero con Elliott. A quel punto il fondo di Singer avrebbe la possibilità di scegliere se proseguire l’iter per subentrare a Li, oppure accettare l’offerta, rientrare del prestito (comprensivo di interessi ovviamente) e uscire definitivamente di scena, lasciando il Milan nelle mani del nuovo proprietario».

«I nomi potenziali sono quasi tutti noti: ci sono tre piste americane che portano a Rocco Commisso – il più vicino a chiudere nell’ultimo mese, e in stand by negli ultimissimi giorni –, alla famiglia Ricketts e a Stephen Ross; e c’è una pista non americana (asiatica o russa, secondo le indiscrezioni). Un nuovo Mister X che nell’ultimo periodo avrebbe guadagnato parecchio terreno».

Le possibili reazioni di Elliott

Insomma, un anno e rotti dopo il closing, il Milan potrebbe ancora passare di mano. E pensare che di questi tempi, nel 2017, il tifo rossonero esultava per i colpi messi a segno dalla proprietà cinese. Oggi, invece, la situazione è alquanto nebulosa. Perché Elliott potrebbe accontentarsi di rientrare nell’investimento e farsi da parte. Oppure, come spiega ancora la rosea, «andare avanti con la procedura, rilevare il Milan, estromettere Li e rivendere successivamente il club cercando un business migliore».

Secondo la prima ipotesi, il club rossonero potrebbe diventare “inglese” già da questo mercoledì. Basterebbero 48 ore per portare a termine l’intero iter burocratico di trasferimento delle quote. La Gazzetta riporta alcune indiscrezioni sulla futura destinazione del pacchetto azionario: «Da quanto filtra il fondo non avrebbe l’intenzione di rivendere subito il club, e nemmeno di procedere immediatamente a drastici cambi di management, sebbene su questo aspetto non ci siano certezze. Ma qui ci stiamo spingendo già troppo oltre. Il presente dice che ieri Fassone era segnalato a Londra assieme a David Han, infilati in una riunione dietro l’altra. Con Elliott o per occuparsi della cessione? O magari entrambi?».

L’ultima possibilità di Mister Li: «L’attuale proprietario aprire un contenzioso, un’azione legale aggrappandosi a qualche clausola, che magari gli farebbe guadagnare ancora un po’ di giorni. Un’ipotesi in realtà con pochi margini di riuscita, in base alle leggi lussemburghesi e alle tutele contrattuali con cui Elliott si era garantito in sede di accordo».

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