ilNapolista

Ilaria D’Amico: «Il pubblico mi ha sempre riconosciuto un approccio neutrale»

L’intervista di Ilaria D’Amico a Tuttosport: «L’italiano medio ha la cultura del sospetto, ma il giudizio più importante arriva dopo la trasmissione».

Ilaria D’Amico: «Il pubblico mi ha sempre riconosciuto un approccio neutrale»

L’intervista a Tuttosport

Ilaria D’Amico si congeda dalla Serie A dopo quindici anni. L’abbiamo scritto ieri, dando la notizia appena dopo l’ufficializzazione da parte di Sky. Oggi, ecco il saluto della conduttrice in un’intervista a Tuttosport, una chiacchierata in cui si parla di calcio e televisione, ma anche del chiacchierato rapporto con Buffon. Anzi, si parte proprio di un parallelo tra la nuova avventura europea di Ilaria e Gigi, tra Champions League e Paris Saint-Germain: «Spesso le nuove sfide dipendono dalle opportunità che ti capitano. È successo a me con la Champions, quando Sky me l’ha offerta non ci ho pensato più di una volta. Stessa cosa è successa a Gigi per l’avventura in Francia».

Sulla percezione dei tifosi rispetto al lavoro e al legame con l’ex portiere della Juventus: «A me hanno sempre detto di tutto. Una tendenza che è cresciuta dopo che è iniziata la mia relazione con Gigi. L’italiano medio ama la cultura del sospetto, ma il giudizio che conta è quello dato dopo la trasmissione. Per fortuna, il pubblico ha sempre riconosciuto in me la capacità di essere professionale, di avere un approccio neutrale di fronte agli eventi. D’altronde,  in questi sette anni, in cui la Juventus ha avuto un vero strapotere in Serie A, era difficile immaginarmi come una persona che parteggiasse per i colori bianconeri».

Una finale di Champions Juve-Psg

«Ha detto proprio “spero che questo mi venga risparmiato dallavita” e capisco il suo pensiero perché Gigi è innamorato della Juve, lo sarà per sempre e perché a Torino ha lasciato una parte di cuore e un pezzo di famiglia. Credo ci sia un reciproco rapporto di riconoscenza tra Gigi e la Juventus e credo per questo motivo che mai vorrebbe giocarsi la coppa contro la sua ex squadra. D’altronde un padre non vorrebbe mai vedere due figli che si scontrano per vincere Wimbledon. Lui in questo momento è innamorato del Psg però in cuor suo rimarrà sempre e comunque innamorato della Juventus e percepirà sempre la Juve come casa sua»

ilnapolista © riproduzione riservata