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Dietro la squalifica dell’agente di Insigne ci sarebbe un’azione legale di Raiola

Secondo quanto raccolto dal Corriere del Mezzogiorno, stiamo assistendo alla «continuazione del flirt estivo tra il gruppo Raiola e i fratelli Insigne».

Dietro la squalifica dell’agente di Insigne ci sarebbe un’azione legale di Raiola
Mino Raiola

L’articolo del Corriere del Mezzogiorno

Abbiamo scritto ieri della squalifica di Antonio Ottaiano, procuratore dei fratelli Insigne, per una presunta firma fasulla sul contratto di rappresentanza di Roberto, il più piccolo della famiglia. Sul Corriere del Mezzogiorno di oggi viene descritta un’altra situazione: «Non c’è alcuna firma falsificata, la motivazione adottata per tale provvedimento è: “Violazione di doveri di lealtà, correttezza e trasparenza tra il rappresentante e il rappresentato“».

Sul quotidiano napoletano si legge anche dei possibili sviluppi della vicenda: « La squalifica è stata già contestata da Ottaiano e ci sarà, quindi, un secondo
grado di giudizio che si esprimerà sulla decisione della commissione agenti con la possibilità d’annullare la sentenza. Il provvedimento non contesta assolutamente la validità della procura in scadenza nel 2019. Anzi ribadisce il valore legale del rapporto tra Lorenzo e Roberto Insigne e i suoi storici agenti».

Quindi, ci sarebbe qualcos’altro dietro queste schermaglie. Secondo il Cormezz, stiamo assistendo alla «continuazione del flirt estivo tra il gruppo Raiola e i fratelli Insigne, l’obiettivo è attaccare anche per vie legali la procura sottoscritta con la Doa Management», ovvero l’agenzia che ha portato Lorenzo Insigne a firmare il rinnovo contrattuale con il Napoli. In pratica, Raiola sta provando tutte le strade possibili per annullare il rapporto di collaborazione tra i fratelli Insigne e i loro manager storici. Per il Napoli, in prospettiva mercato, non è un segnale da sottovalutare. E non è un buon segnale, in assoluto.

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