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La punizione è stupenda, ma è solo un orpello: Mario Rui è tanto altro

Altra prestazione sontuosa di Mario Rui, al di là del capolavoro da fermo: 110 palloni toccati, 9 eventi difensivi, un’aderenza ormai metabolizzata al gioco del Napoli.

La punizione è stupenda, ma è solo un orpello: Mario Rui è tanto altro

La ciliegina sulla torta

Avete presente le frasi fatte, preconfezionate, i famosi luoghi comuni? Bene. Prendete la famosa ciliegina sulla torta e applicatela alla partita di Mario Rui. Perfetta. Perfetta. Assolutamente perfetta. Mario Rui è stato fondamentale in entrambe le fasi di gioco, ha offerto un contributo determinante nella sua zona di competenza. Ha supportato benissimo Insigne ed Hamsik, lo slovacco ha offerto una delle sue migliori prove della stagione e anche questo va oltre al gol da favola, undici calciatori coinvolti nel possesso e il sinistro che batte Cragno.

Parlare della punizione di Mario Rui vuol dire sminuire la sua serata. È solo un orpello. Lo faremo, comunque, perché è bellissima. Merita la riproposizione, un piccolo approfondimento. È pura poesia mancina.

Mario Rui calcia bene, evidentemente

Il fatto che su Twitter siano circolate immagini con il faccione di Mario Rui sovrapposto a quello di Maradona, appena prima di colpire il pallone per una delle sue punizioni vincenti, restituisce le suggestioni di questa serata. Di questi pochi secondi di calcio, di un calcio verso la porta, di un momento marginale eppure bellissimo. Palla sopra la barriera, precisissima, traiettoria perfetta. Ghoulam non ha mai segnato una punizione da quando gioca con il Napoli, per dire.

Mario Rui è tanto altro

Ma il punto non è questo, come detto anche sopra. La partita di Mario Rui è stata eccezionale, di immensa qualità. Volete un altro indizio? Era già andato vicino al gol, poco prima, con un diagonale (ovviamente) di sinistro. Una frustata a incrociare fuori di niente. Quella è lettura del gioco, è partecipazione alle dinamiche di squadra. Le cose che ti permettono di andare oltre le tue caratteristiche, (Mario Rui è un terzino palleggiatore non troppo offensivo, appoggia la manovra ma non è un fluidificante propriamente detto) le tue qualità, oltre te stesso.

Un’altra partita da 110 palloni toccati (record in campo tra gli uomini di Sarri) dovrebbe quantomeno integrare il discorso. Mario Rui va decisamente oltre la sua dimensione precostituita, riserva di Ghoulam. Oggi è un terzino ampiamente degno della posizione di titolare e della posizione in classifica della sua squadra. Il suo rendimento è eccellente, il suo impatto sul gioco del Napoli è determinante. L’importanza del portoghese la leggi anche nei 10 eventi difensivi totali, tra intercetti e palloni spazzati. 

Dopo Napoli-Lazio, abbiamo scritto che Mario Rui è (diventato) uno di noi. Ora è andato oltre, è (diventato) uno dei migliori tra noi. Il fatto che non riuscivamo ad aspettarcelo finisce solo per rendere il tutto ancora più dolce.

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