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Pecchia: «Mi aspettavo il Napoli in testa, è un mix tra l’impianto di Benitez e il lavoro di Sarri»

Fabio Pecchia intervistato dal Corriere dello Sport: «C’è gente che non mi conosce: qualcuno ha detto addirittura che all’andata abbia esultato per i gol del Napoli».

Pecchia: «Mi aspettavo il Napoli in testa, è un mix tra l’impianto di Benitez e il lavoro di Sarri»

L’intervista al Corriere dello Sport

Parla Fabio Pecchia, tecnico del Verona ma anche cuore napoletano. Il match di sabato sarà una specie di derby, per l’ex calciatore e allenatore in seconda azzurro – ai tempi di Benitez. «Un altro incontro difficilissimo, contro un avversario con valori superiori ai nostri», spiega Pecchia al Corriere dello Sport. Che poi parla in maniera ammirata del Napoli: «Al di là dei numeri, mi aspettavo un campionato del genere, con il Napoli e le altre squadre davanti. È venuto meno il Milan, ma per il resto in testa è tutto come previsto. La corsa scudetto? Non sarà circoscritta a Napoli e Juventus. Inter e Roma sono staccate, ma hanno tutto per rientrare».

Il ritorno al San Paolo: «C’è molta differenza tra la professione che uno svolge e i rapporti umani. Facendo prima il calciatore e poi l’allenatore ho imparato a essere freddo e distaccato, a tenere separate le cose. Mi farà piacere rivedere persone con le quali ho condiviso anni importanti, ma prima di tutto ora c’è il mio Hellas. E pensare che, dopo la partita d’andata a Verona, uscirono notizie secondo le quali avrei esultato ai gol del Napoli. C’è gente che proprio non mi conosce…».

La supercoppa di Doha

Pecchia e i ricordi degli anni napoletani: «Da calciatore, la vittoria più bella è quella… mancata nel 1997, la Coppa Italia persa contro il Vicenza. Da tecnico, invece, ricordo la finale di Supercoppa a Doha contro la Juventus».

Oggi c’è Sarri: «Un tecnico che ammiro, dal quale prendo spunto. Certo, a livello di di scelte di giocatori e di impianto è rimasto molto di Benitez, parliamo di nove undicesimi se non dieci quando rientrerà Ghoulam. Ma di nuovo c’è tutto il lavoro di Sarri. Però c’è poco da rammaricarsi di ciò che non è stato, con Rafa abbiamo fatto il massimo. Siamo arrivati ad un pelo dalla finale di Europa League, abbiamo vinto due trofei stravolgendo il calcio di Mazzarri».

Pecchia e l’avventura a Verona: «Vivo la contestazione nei miei confronti come uno stimolo per fare di più. Mi spiace che la situazione sia questa, ma non posso che prenderne atto e andare avanti. L’importante è che le prestazioni della squadra non ne risentano. Io ho le spalle larghe e continuerò a dare il massimo per salvare l’Hellas».

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