Le condizioni perché le sale cinema possano trasmettere le partite: «Geografia, prezzi scontati, ambienti molto confortevoli».
L’intervista al Corriere dello Sport
«È un’idea concreta, e non soltanto perché Cairo, De Laurentiis e Ferrero siano i presidenti più interessati a questa prospettiva». C’è dell’altro, e quindi c’è del vero, nella proposta di proiettare le partite di Serie A anche in alcune sale cinema. Quella che sembrava una mezza boutade si sta trasformando in un’ipotesi realistica, almeno stando alle parole di Luigi De Siervo, ad di Infront. Che parla al Corriere delloSport e spiega le condizioni di partenza. «Le sale si troveranno ad almeno 50 km dalla città in cui si disputa la partita, per evidenti motivi di concorrenzialità. Prezzi scontati; ambienti molto confortevoli; maxischermi davanti ai quali si ritrovino i tifosi impossibilitati a seguire fisicamente l’incontro, per via della distanza geografica o dei divieti emanati per motivi di sicurezza».
Probabilmente, quest’ultima relativa alla sicurezza è una delle nostre perplessità. Pensiamo, per esempio, a un episodio arbitrale contestato durante Juventus-Inter in un cinema di Catania o Brindisi. A uno scontro verbale tra un tifoso di terza e uno di sesta fila. Come garantire l’incolumità dei presenti? Per il resto, l’idea ci pare centrata. Anche alla luce del successo di Gomorra al cinema, ad esempio. Una premiere che ha portato a incassi notevoli.
Sull’asta per i diritti tv, in programma nelle prossime settimane: «La vendita internazionale si è rivelata un volano d’interesse per i soggetti in lizza sul fronte interno – spiega De Siervo -. Il loro numero è sensibilmente aumentato e, si sa, la concorrenza può essere uno stimolo. Del resto non siamo all’anno zero, viviamo la più appassionante lotta per il primato dei cinque principali campionati europei con addirittura cinque squadre in lizza».
