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Espnfc, Marcotti: «Il Var non è perfetto, ma i primi responsi sono incoraggianti»

«I vantaggi riscontrati grazie al Var permettono di dire che l’esperimento sta proseguendo in maniera corretta? Per ora viene da dire: “Sì, tutto bene”».

Espnfc, Marcotti: «Il Var non è perfetto, ma i primi responsi sono incoraggianti»

La percezione dall’estero

Serie A e Bundesliga; ma anche Primeira Liga portoghese e campionato australiano. E domani sera, l’esordio in Inghilterra, per l’amichevole casalinga dei Tre Leoni contro la Germania. L’atlante del Var è vasto e va ingrandendosi, spingendo i commentatori ad analizzare questo primo scorcio di storia del calcio con l’aiuto tecnologico agli arbitri. Gabriele Marcotti, prima firma di Espnfc e da sempre attento osservatore del calcio italiano, ha scritto oggi di questo argomento. Le sue idee sono le nostre, sono quelle del buon senso.

«Il Var è ancora in prova – spiega Marcotti -, e ha dimostrato di non essere perfetto. Però c’è tutto il tempo per appianare tutte le divergenze e i problemi che nascono. Alla fine dei test, la Fifa deciderà se ne è valsa la pena. E se è il caso di continuare e rendere questa tecnologia obbligatoria – almeno nel calcio di alto livello».

In merito allo strumento, le argomentazioni di Marcotti sono condivisibili. Assoluta approvazione in merito agli episodi oggettivi (casi di fuorigioco, fallo avvenuto fuori o dentro l’area di rigore, scambi di persona), qualche riserva in merito a quelli interpretativi. «I tifosi – scrive Marcotti – si chiedono ancora perché certe situazioni vengono riviste e altre no. In realtà tutte le immagini sono a disposizione del Var, che interviene solo in caso in cui venga commesso un “errore evidente”. Il fatto che le decisioni definitive restino dell’arbitro “classico” è fondamentale».

Il fuorigioco e i fattori positivi

«In Italia – si legge – gli arbitri si stanno giovando del sistema Var, anche se uno dei problemi da risolvere è il fuorigioco. A Bologna, durante la partita col Torino, i granata si sono visti togliere un gol per un vizio del protocollo. È uno degli effetti collaterali del Var, come quello secondo i cui i guardalinee oggi sono più restii ad alzare la bandierina».

Altri fattori positivi secondo il giornalista di Espn: meno proteste e una maggiore sicurezza dell’arbitro nel rapporto con i giocatori e con le decisioni controverse. 

Gli oppositori

Marcotti dedica una parte del suo pezzo anche a coloro che osteggiano il Var. Leggiamo: «Gli oppositori si dividono in tre categorie: quelli filosoficamente contrari, che si farebbe meno fatica a convincere un ragazzo a mangiare broccoli; quelli che non capiscono come funziona, e allora sarà importante fare la giusta didattica per spiegargli la complessità del sistema; quelli che si lamentano delle attese, ad esempio delle esultanze strozzate dopo un gol. Questi, però, sono i prezzi da pagare per la giustizia. I vantaggi del Var valgono questo tipo di problematiche? Per ora viene da dire: “Sì, tutto bene”. Ma c’è ancora tempo per la decisione definitiva». Un pezzo equilibrato, con cui siamo perfettamente d’accordo.

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