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Trapattoni: «Sarri mi piace come allena e come parla, mi rivedo in lui per il carattere»

Intervista a La Stampa: «Napoli merita lo scudetto. Ferlaino mi voleva, disse “decide lei la cifra”. Il Var? Una multa con la foto»

Trapattoni: «Sarri mi piace come allena e come parla, mi rivedo in lui per il carattere»

“Il Var è come una multa con la foto”

Intervista su La Stampa a Giovanni Trapattoni che ovviamente non ha bisogno di presentazioni. Parla anche del Napoli e di Sarri. Alla domanda Juve o Napoli? risponde così:

«Per la Juve parla la storia. L’obbligo di vincere che hai quando lavori per quella società, quando vesti quella maglia. Quasi fosse per i giocatori una coercizione. Il Napoli, però è una novità, ha dei momenti di grande calcio».

«Del Napoli mi piace Sarri. È stato molto bravo a convincere la squadra a stare con lui, i giocatori hanno creduto nella sua idea di calcio. Il Napoli mi incuriosisce. Mi ha sempre incuriosito. Fin da quando Ferlaino mi faceva la corte e mi diceva “Trapattoni metta la cifra e chiudiamo”. Ma io stavo bene dove vincevo, a Torino e poi a Milano. Ma quel tarlo è rimasto. Ecco, Sarri è un saggio anche nel sapere che la città esige molto. E allora non me ne vogliano Juve o Inter, ma Napoli merita lo scudetto».

Trapattoni e Sarri, due opposti che si attraggono?

«Mi rivedo in lui come carattere. Mi piace come allena e come parla».

Fantastica il suo giudizio del Var: «È come quando prendi una multa, ti arriva a casa la foto con scritto 60 all’ora dove devi andare a 50. Tu non te ne eri accorto, ma davanti alla foto sei impotente. Hai torto. Ecco la Var è come una multa con foto».

E infine la classica domanda su lui e Sacchi. «Arrigo è come uno scultore che da un blocco di marmo tira fuori un capolavoro. Io come un esploratore che ha scavato buche, scalato l’Everest e attraversato oceani. Non c’è un meglio o un peggio».

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