ilNapolista

La Corte dei Conti indaga sul contratto Rai da 400mila euro a Sconcerti

Un anno fa ci fu la polemica del sindacato Rai, poi un esposto del Codacons. L’opinionista polemico in video per il poco spazio che gli viene concesso

La Corte dei Conti indaga sul contratto Rai da 400mila euro a Sconcerti

Notizia data dal Tempo

La notizia la riporta il quotidiano romano Il Tempo in un colonnino e la riprende Dagospia. La procura della Corte dei Conti del Lazio sta indagando sul compenso che la Rai versa a Mario Sconcerti per partecipare alle trasmissioni sportive «Domenica Sportiva», «90° minuto» e «Calcio Champagne». Compenso di 400mila euro. Il contratto va da agosto 2016 a luglio 2018.

Si chiede Il Tempo: “Perché pagare a peso d’oro un collaboratore esterno, quando esistono giornalisti sportivi, dipendenti di viale Mazzini, costretti a stare in panchina?”. Il caso è emerso per un esposto presentato dall’onnipresente associazione dei consumatori Codacons che ha chiesto la rimozione di Sconcerti e la devoluzione dei suoi compensi ai terremotati.

La nota dell’epoca del sindacato Usigrai

All’epoca – ricorda sempre Il Tempo – il sindacati dei giornalisti Rai (Usigrai) si era schierato contro la nomina di Sconcerti. «Ancora un pensionato strapagato – questo il comunicato -, speravamo che la Rai avesse un sussulto di ragionevolezza. E invece no. Ha deciso di proseguire nella sua strada di ricorrere all’ennesimo esterno. Ancora una volta senza «job posting». Come previsto dalle regole del Piano Anticorruzione, la Rai ha fatto la obbligatoria preventiva verifica interna? A noi non risulta. Anzi ci risultano colleghe e colleghi senza incarico». E per quel che concerne il compenso: «una cifra che nessuno dei precedenti opinionisti ha mai percepito. Addirittura quasi 10 volte superiore rispetto all’opinionista della precedente stagione».

Il Tempo ha concluso l’articolo ricordando che le finestre di Sconcerti alla “Domenica Sportiva” si sono ridotte, al punto che domenica scorsa ha cominciato il suo intervento con un polemico saluto ai familiari, «così non stanno in pensiero, visto che non mi sentono da un po’ di tempo».

ilnapolista © riproduzione riservata