Prima prova del fuoco per il Var, ci saranno polemiche per la posizione dubbia di Kean (per noi è fuorigioco) sul gol del momentaneo 2-1.
Nei minuti finali
Torino-Verona, probabilmente, sarà ricordata come la prima partita maledetta del Var made in Italy. Succede tutto nei minuti finali, che la partita sembra finita sul 2-0 per i granata. In dieci (infortunio di Belotti e cambi finiti), la squadra di Mihajlovic subisce il forcing degli ospiti. Azione confusa in area, traversa di Kean, nuova conclusione deviata ancora da Kean in porta. Il direttore di gara aspetta le indicazioni del Var, le immagini televisive mostrano che il giovane di proprietà della Juventus potrebbe essere in fuorigioco. Insomma, la posizione è molto molto dubbia. Alla fine, l’arbitro assegna la rete, ma è solo l’inizio. Al Var ci sono Di Bello e Di Fiore.
Neanche un minuto dopo, cross al centro di Cerci deviato da Molinaro con la mano in area. Ancora Var, stavolta la decisione è semplice: rigore abbastanza chiaro, Pazzini dal dischetto e gol del 2-2. Incredibile epilogo, ci aspettiamo le polemiche.
Saranno polemiche, dicevamo: l’episodio del rigore – ripetiamo, è abbastanza chiaro – arriva pochi secondi dopo una decisione controversa su un gol probabilmente viziata da offside. Paradossalmente, uno dei casi più “semplici” per il Var, perché oggettivi e non interpretativi. A nostro giudizio, la posizione di Kean è in fuorigioco. Di poco, ma è in fuorigioco. Discutiamo di una questione di centimetri, ma il Var serve (servirebbe) proprio ad evitare certi tipi di polemiche. In aggiunta, sette minuti di recupero e fischio finale al 52esimo. Con un’espulsione a tempo scaduto, tra l’altro, quella di Zuculini. Ma sono cose laterali, il Var è alla prima prova del fuoco.