«Credevo che Hamsik fosse a un gol dal record di Maradona. Era giusto sfamare Mertens che è un animale affamato di gol. Callejon e Insigne sono diesel»
Maurizio Sarri a Sky Sport.
Dopo la sconfitta in Champions
«Napoli ritrovato? Veniamo da nove successi consecutivi in campionato, venivamo da due vittorie in Champions contro il Nizza. La verità è che in Champions abbiamo fatto una partita che non ci aspettavamo. Siamo mancati in quello che in genere è un nostro punto di forza: nella riconquista immediata delle palle perse. E abbiamo concesso tanto a una squadra che è brava nelle ripartenze ed è molto tecnica. Avremmo potuto pareggiarla, ce lo saremmo meritato, non sarebbe cambiata la sostanza del discorso. Oggi abbiamo giocato un primo tempo di alto livello e abbiamo gestito benissimo nel secondo».
Turn-over, perché in Champions e non in campionato?
«Diawara lo scorso anno ha giocato più di jorginho in Champions. Zielinski fino ad oggi aveva giocato più di Allan. Erano scelte che ci stavano. Mertens è un grande giocatore, ma ha bisogno di brillantezza, freschezza. Ha bisogno di riposare ogni tanto, la nostra speranza era di ripetere la partita di Lisbona, rimanere in corsa fino al 60esimo, e poi far entrare Mertens».
Il rigore
«Stavo sbagliando io, pensavo che Hamsik fosse a un rigore dal record, era giusto sfamare l’animale che è Mertens che è un affamato di gol».
Hamsik
«Io considero Marek un fuoriclasse, ho la necessità di tutelarlo, se lo tutelo in un momento di difficoltà mi troverò più velocemente il fuoriclasse. È doveroso da parte nostra stargli accanto, quando ha un leggero calo di flessione. Se il calo ce l’ha un giocatore normale, quando varrà il 100% mi darà sei. Marek mi darà nove».
Mertens con Milik
«Può succedere quando fa l’esterno, Dries predilige la fascia sinistra alla destra. Hanno giocato tutti insieme negli ultimi trenta minuti in Ucraina. E succederà quando Insigne e Callejon hanno bisogno di riposo, anche se sono due giocatori diesel con capacita di recupero straordinarie».
Gli altri hanno studiato il Napoli
«Se siamo veloci di idee e precisi nelle uscite da dietro, poi troviamo autostrade. La storia delle squadre che si conoscono è un luogo comune. Il Barcellona ha giocato nello stesso modo per nove anni e ha dominato. Quando siamo andati in difficlotà, lo abbiamo fatto perché siamo stati poco precisi. Ha ragione Sacchi».
