La nostra idea sulla formazione di stasera, sui ballottaggi e sulle possibili scelte in vista del match contro la Lazio.
Lazio-Napoli
Facile, molto facile, fare la formazione per Lazio-Napoli. Almeno secondo i rumors, Sarri non dovrebbe apportare modifiche all’undici titolare che ha battuto (schiantato) il Benevento domenica scorsa. Il turn over, “maledetto” dopo la notte ucraina, sarà probabilmente rispolverato a Ferrara contro la Spal, alla vigilia del (già decisivo) scontro di Champions contro il Feyenoord. Intanto, quindi, il primo vero big match di campionato (la Lazio è squadra dura da affrontare, come racconta la classifica e come spiegato anche da Nicola Lo Conte) sarà appannaggio degli undici titolarissimi su cui Sarri sta costruendo la sua stagione. Ci teniamo giusto un paio di dubbi a centrocampo, ma sono considerazioni che probabilmente lasceranno il tempo che trovano.
Jorginho-Diawara
L’italo-brasiliano, in questo momento, è determinante per il Napoli. Non che Diawara non possa essere un calciatore importante per Sarri, basta andare con la mente alla (splendida) prestazione di Verona, alla prima giornata, per recuperare un Amadou convincente, dentro il gioco, addirittura decisivo nell’azione del secondo gol (di Milik). È solo che ora il Napoli ha bisogno di Jorginho. Specie in una partita in cui la Lazio proverà a chiudere gli spazi a centrocampo e a ripartire in verticale sfruttando l’immediatezza del servizio ad Immobile. Proprio a Roma, contro la squadra di Inzaghi lo scorso anno, Jorginho giocò una partita di buonissimo livello. Per i nostri pagellisti, rappresentò «la chiave del match», fino ad arrivare ad una media di 7,25 sui due voti. La Lazio è cambiata poco, Jorginho ci sembra la scelta giusta.
Allan-Zielinski
Qui c’è un discorso di forma fisica, che non riguarda solo il gol contro il Benevento, ma la totalità delle prestazioni. Il Napoli di oggi è addirittura Allan-dipendente. È stato Zielinski-dipendente contro l’Atalanta (un gol che varrà tantissimo, a fine stagione, quello splendido realizzato dal polacco alla prima del San Paolo). Il brasiliano, anche e proprio nel match contro la banda di Gasperini, ha dimostrato di essere il centrocampista più in forma, bravissimo nel solito compito di “supporto difensivo” come di alternativa creativa nella trequarti avversaria. Il 30% dato a Zielinski è un vezzo, una pura precauzione per scelte di formazione a sorpresa per Sarri. Che ora come ora, però, ci sembrano improbabili. Soprattutto alla vigilia di una partita che potrebbe essere davvero importante nell’economia dell’intero campionato.