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La decisione definitiva di Cassano (forse): lascia il Verona e anche il calcio

Decisione smentita, poi rettificata, poi definitiva. Cassano lascia il calcio, almeno per il momento. Siparietto su Twitter, speriamo (per lui) sia davvero la fine.

La decisione definitiva di Cassano (forse): lascia il Verona e anche il calcio

Tra Twitter e altre notizie

Una settimana dopo, Antonio Cassano ci ha ripensato ancora. Poi ci ha ripensato di nuovo, ma alla fine pare aver deciso. Niente Verona. E basta col calcio. Questa è la sua risposta definitiva, apparsa qualche minuto fa sul profilo Twitter di sua moglie, Carolina Marcialis. Ecco il post completo:

La prima parte è indicativa della vicenda. Cassano, oggi, non ha smentito solo quanto detto da Cassano una settimana fa. Ha smentito anche quanto detto da Cassano oggi, sul profilo Twitter di sua moglie (sì, sempre lì). In pratica, la giornata è andata così: i primi rumors della mattinata, tra cui quello di Gianluca Di Marzio, “avvisano” su un nuovo probabile addio al Verona e al calcio di Cassano. Bene. Diciamo che ci si poteva pure aspettare un contro-dietrofront dopo la conferenza un po’ forzata di settimana scorsa. Poco dopo l’ora di pranzo, il tweet di Lady Cassano firmato dal marito: «Non ho intenzione di lasciare il calcio, semplicemente non me la sento di continuare con l’Hellas Verona. Fisicamente sto benissimo come dimostrato nei 15 giorni di preparazione ma mentalmente non sono stimolato a continuare in questo club! Ringrazio di cuore il presidente Setti, il ds Fusco, Pecchia e la squadra per la disponibilità concessa».

Tutto strano, o magari tutto perfetto. Perché poi, circa tre ore dopo, ecco la versione finale. Sopra, l’avete letta in alto. Stop con la carriera, stop assoluto e priorità alla famiglia. Prendiamo atto e andiamo nuovamente avanti. Con la speranza che sia finita qui. Ma non per noi, che tanto non ci costa niente fare una notizia in più. Lo diciamo per lui, per Antonio Cassano. Al quale è impossibile non volere bene, come scritto da Max Gallo qualche giorno fa. Proprio per questo: Antò, e bast’ mo.

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