Maurizio Sarri a margine della consegna della Panchina d’Oro: «Di solito questo premio va a chi vince il campionato, ma servono di più i punti».
L’intervista dopo la consegna della Panchina d’Oro
Maurizio Sarri intervistato a margine della vittoria alla Panchna d’Oro. Le sue dichiarazioni sono state riprese da Tuttomercatoweb: «Grande soddisfazione per questo riconoscimento, anche perché la giuria è composta dai miei colleghi. È una cosa importante, anche se per fare carriera occorrono i punti, non i premi. Per una volta sono arrivato anche davanti a Max (Allegri, ndr), per me è una gratificazione personale di grande livello. Posso anche dire che non me l’aspettavo, di solito la Panchina d’Oro viene assegnata a chi vince il campionato. Questo premio mi cambierà? No, sono un rompicoglioni di natura. Stamattina, per esempio, ho assistito a una lunga lezione sulla comunicazione. Ho sentito tante cose giuste, ma io credo sempre che la cosa fondamentale sia rimanere se stessi».
La domanda (inevitabile) su Napoli-Juventus: «I valori della Juventus sono altissimi, qualsiasi formazione schiereranno saranno difficilissimi da battere. L’ambiente per Higuain? Il pubblico di Napoli è estremamente generoso, forse si è sentito un po’ tradito. Però Higuain ha fatto la storia, e i tifosi glielo riconosceranno».
Le dichiarazioni sul calendario e sulla Roma sfavorita in questo senso dalla Lega: «Confermo il mio pensiero. Per me le partite non sono state organizzate con grande perspicacia, si conoscevano già in partenza le squadre qualificate per l’Europa e quindi serviva un occhio di riguardo in più. Per me la squadra più penalizzata è stata la Roma, e l’ho detto pubblicamente».