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Le tessere degli altri / Abbonarsi alla Roma conviene, in curva risparmio di almeno 200 euro

Risparmi in tutti i settori, già accumulati finora e quindi destinati a crescere La vendita degli abbonamenti divisa in tre fasi con prezzi a scalare.

Le tessere degli altri / Abbonarsi alla Roma conviene, in curva risparmio di almeno 200 euro

Terza puntata

Dopo l’analisi dei prezzi comparati tra abbonamenti e singoli biglietti di Napoli e Juventus, ecco il turno della Roma. Il rapporto sul prezzo dell’Olimpico è un calcolo estremamente semplice. La società giallorossa opera infatti una policy di prezzi estremamente snella, con sole due categorie di listino. Un listino che chiameremo “A”, per comodità, e che riguarda partite contro le squadre di medio-bassa classifica. Appartengono a questo gruppo 10 delle 14 gare giocate finora in casa dalla squadra di Spalletti: Udinese, Sampdoria, Crotone, Palermo, Bologna, Pescara, Chievo, Cagliari, Torino, Sassuolo. Il secondo listino, che chiameremo “B”, riguarda invece partite contro club di fascia alta. Finora, 4 match con questo prezzario: Inter, Milan, Fiorentina e Napoli. Sotto, in uno schema, i due listini affiancati. Ovviamente, l’elenco si riferisce all’acquisto del singolo evento.

Roma

A sinistra, i prezzi di una partita di listino “A”. A destra, i prezzi di Roma-Naopli (quindi listino “B”). Manca una riga nell’immagine di destra per l’assenza del settore ospiti.

Il calcolo, quindi, è estremamente veloce. Chiunque abbia acquistato biglietti di curva per tutte le partite ha finora speso 390 euro; 530 euro per le 14 partite nei Distinti (che non corrispondono allo stesso settore del San Paolo, ma sono ubicati nella stessa posizione della Tribuna Nisida, ai lati della curva), stessa cifra per la Tribuna Tevere Famiglia; 600 euro per il parterre delle Tribuna Tevere, 970 per Tribuna Tevere e Monte Mario e 1300 per la Tribuna Monte Mario Top.

Il confronto con gli abbonamenti

La tessera annuale per le due curve costa 310 euro. Tra l’altro, questo è il prezzo più alto in base alla tempistica d’acquisto. La Roma, infatti, divide in tre fasi la campagna abbonamenti. Nella prima c’è la prelazione per i vecchi abbonati, nella seconda una vendita libera con prezzi minori. La cifra che vi abbiamo proposto sopra, esattamente come tutte quelle a cui faremo riferimento da ora in poi, riguardano la terza fase. Che, per la precisione, è stata aperta dal 28 giugno al 19 agosto. Non solo: sottoscrivendo l’abbonamento, i tifosi giallorossi acquistano anche l’ingresso alla prima partita di Coppa Italia, quella garantita dal tabellone.

Il risparmio per un abbonato di Curva è già di 80 euro sulle 14 partite, ma il calcolo in proiezione è estremamente semplice. Se da qui in avanti la Roma dovesse applicare per altre cinque partite il listino “A”, la cifra totale spesa per 19 biglietti acquistati sarebbe di 515 euro. Un guadagno di 205 euro. Considerato però anche il derby, è immediato pensare a un risparmio più alto.

Stessa cosa in tutti gli altri settori. Nei Distinti, il risparmio finora è di 70 euro (460 contro i 530 di cui sopra), in Tribuna Tevere Famiglia arriva fino a 100 euro (430 l’abbonamento). In Tribuna Tevere il risparmio accumulato finora scende a 35 euro (935 l’abbonamento, 970 già spesi), ma è destinato a salire per le prossime cinque partite in casa. Stessa situazione in Tribuna Monte Mario, 935 contro 970. Per la Tribuna Monte Mario Top, il risparmio finora è minimo (20 euro, da 1280 a 1300). Ma parliamo sempre sulle 14 partite, e comunque di un settore destinato all’élite.

Il confronto con Napoli e Juve

Insomma, la terza parte di questa nostra inchiesta conferma che l’anomalia è solo ed esclusivamente napoletana. Due delle tre squadre di vertice del nostro calcio – in questo momento storico – abbracciano una politica di fidelizzazione del tifoso. In special modo di quello abbonato. Poi c’è il Napoli.

3. Continua

 

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