ilNapolista

Sconcerti su Juve-Milan: «Il rigore c’era, ma non la distanza per la volontarietà»

L’analisi sul Corriere della Sera: «L’arbitro aveva il diritto di fischiarlo, ma c’è da capire se l’avrebbe fatto a chiunque. Montella, intanto, ha capito meglio di tutti Allegri».

Sconcerti su Juve-Milan: «Il rigore c’era, ma non la distanza per la volontarietà»

L’analisi sul Corsera

Juventus-Milan è ovviamente l’argomento del giorno, e ognuno si presenta al gran ballo della polemica con la sua dama (versione dei fatti) a braccetto. Per Sconcerti, rigore a termine di regolamento ma fischio pesante. Leggiamo: «Un rigore all’ultimo secondo di partita è la cosa più scomoda per chi deve commentare il calcio. redo onesto cavarmela con un ossimoro iniziale: il rigore c’era, la sconfitta del Milan molto meno. Ma anche questo è variabile, nel senso che il fallo di mano è netto quanto involontario. L’assistente dell’arbitro è molto colpito dall’intervento perché tutto capita a un metro da lui, è come se lo vedesse in un televisore grande come lo stadio, ma nemmeno così è tutto automatico».

[videoInread]

E ancora: «Il fallo c’era, ma fischiarlo era discrezione di chi arbitrava. Non c’è la distanza per la volontarietà, è più un fallo di confusione (tre giocatori in un metro, colpire un braccio è quasi naturale) che una colpa da punire con il massimo della pena, ma per regolamento l’arbitro ha tutto il diritto di fischiarlo. La cosa di cui dovremmo essere sicuri è se un rigore così l’avrebbero fischiato all’ ultimo secondo di chiunque».

La partita

L’analisi del gioco, al di là dell’episodio finale, premia la capacità di Montella di «capire meglio Allegri», e quindi di mettere in difficoltà la Juventus. Dal canto suo, i bianconeri sono parsi «senza troppa cattiveria, senza un po’ di brillantezza. Pericolo si ma senza squadra, solo con istanze personali». Per l’editorialista, Donnarumma è stato il miglior milanista, ha tenuto in piedi le idee di Montella. Ma i bianconeri sono stati «leziosi» e con un Dybala «tolto dall’area di rigore per fare il suggeritore» e un Pjaca che «conosce se stesso e non gli altri».

Alla fine, però, «quel rigore ha rimesso a posto qualunque sintomo
sopra le righe la Juve avesse mostrato».

ilnapolista © riproduzione riservata