Scritte sulle insegne dello Stadium, la Juve ha confermato i danni ma il Milan non parla. Si attendono il referto di Massa e le decisioni del giudice sportivo.
Le indiscrezioni della Gazzetta
“Ladri!”, sugli scudetti bianconeri. I danneggiamenti degli arredi, ma anche le scritte poco edificanti sui simboli di due titoli controversi, quelli di Calciopoli. Insomma, continua la polemica Juve-Milan, e le “nuove vicende” si leggono sulla Gazzetta dello Sport. Che riporta la notizia di queste parole, scritte con un pennarello, sulle riproduzioni in polistirolo dei due scudetti vinti dalla Juventus “sul campo” e poi cancellati dalla giustizia sportiva.
Nuovi strascichi, dunque, dopo il venerdì sera più infuocato degli ultimi anni. Le insegne che rappresentano i titoli vinti dai bianconeri sono posti nel corridoio che fa d’accesso allo spogliatoio ospiti, quindi è possibile che per sfogare la rabbia qualcuno del Milan abbia agito d’inchiostro. In ogni caso, si legge sempre sulla Gazzetta, nessuna denuncia da parte della Juve e nessuna scusa privata da parte del Milan. I danni sono stati confermati: uno sgabello divelto negli spogliatoi e qualche pugno in altre insegne. Il club rossonero, nel frattempo, ha deciso di non parlare alla stampa della vicenda.
L’ultimo momento di discussione potrebbe arrivare con le decisioni del giudice sportivo. A fine partita, molti calciatori del Milan hanno protestato animatamente con l’arbitro Massa. L’indiziato numero uno è Bacca, che secondo la rosea potrebbe pagare per tutti (con due giornate di squalifica). Si attende l’esame del referto arbitrale, soprattutto la parte riferita al postpartita.
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