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I cinque gesti tecnici di Roma-Napoli: Reina, Mertens e Rog sono i super-amici

Il match di ieri in pillole animate: il dominio del Napoli è sublimato nelle giocate dei tre migliori in camp, dallo scavetto di Mertens fino al capolavoro di Pepe.

I cinque gesti tecnici di Roma-Napoli: Reina, Mertens e Rog sono i super-amici

Lo scavetto di Mertens

Dopo qualche partita di fisiologico rallentamento, Dries ritorna implacabile per Roma-Napoli. Freddo e precisissimo nel portarci in vantaggio su geniale palla dentro di Hamsik, arriva davanti a Szczesny e lo beffa con un tocco sotto dolcissimo e mortifero. Con la doppietta di oggi, siamo a 7 gol in 8 gare del girone di ritorno, 18 totali in campionato. Esattamente, dove vuole arrivare?

 

La prima parata di Reina su Perotti

Non è quella del finale di partita, ci arriviamo per gradi. Già sul due a zero per il Napoli, Perotti scappa sulla sinistra, rientra bene sul destro e cerca l’angolo alto. Reina con la mano di richiamo ci arriva e smanaccia in calcio d’angolo. Parata bella e importante, che lo spagnolo non fa sembrare nemmeno particolarmente difficile anche se in realtà lo è.

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Il sombrero di Mertens

Il belga è in una di quelle giornate di pseudo-onnipotenza. Quello che quasi gli riesce nel secondo tempo è un autentico capolavoro. Su palla vagante, in posizione decentrata, non solo tiene botta al contrasto fisico del connazionale Nainggolan (e di questi tempi sarebbe già roba da medaglia al valore), ma si concede anche il lusso, arrivando sul pallone, di mandare al bar Rudiger con un tocco d’esterno a scavalcarlo. Gli riesce meno bene la cosa forse più facile, cioè la conclusione. Schiacciandola, permette al portiere di intervenire. L’avesse colpita meglio, l’intera Roma forse necessiterebbe di una seduta dallo psichiatra.

La cavalcata di Rog

E’ la prima da titolare in campionato, all’Olimpico, siamo al minuto 84. Tutto questo, per Marko Rog, non ha alcuna importanza: presa palla poco dopo la metà campo, scherza Manolas con una finta e parte verso la porta, dritto per dritto. Il greco per stargli dietro rischia di farsi male, da dietro avrebbero tempo e spazio per recuperare ma nemmeno riescono a provarci: il croato fila troppo forte. Il gol da antologia non gli viene fuori perché al momento del tiro scivola col piede d’appoggio e si calcia addosso, favorendo la pur grande parata di Szsczesny. Altra seduta di psicoterapia scampata per un soffio per i giallorossi.

La seconda parata di Reina su Perotti

Comunque vada, resterà probabilmente uno degli highlight della stagione. Non solo del Napoli, ma dell’intera Serie A. Perotti riceve da Rudiger e calcia. Potrebbe essere una conclusione se non innocua quantomeno leggibile per Reina, ma lo stinco di Koulibaly cambia totalmente traiettoria al pallone. Il portiere azzurro, che stava per muoversi sulla sua sinistra, riequilibra il peso del corpo e si getta dall’altro lato. Schiaffeggiando il pallone lo manda sulla traversa, ma il bello arriva adesso. Sulla ribattuta sarebbero già pronti Rudiger e Salah, con un pizzico di fortuna però la palla gli rimbalza addosso. Lo spagnolo riesce a tenerla lì fermandola con le due gambe per evitare che schizzi via e poi la allontana di piede in angolo. Quanto ci sarebbe bisogno sempre di un Reina così reattivo. Un capolavoro che merita tre riproposizioni, in formato diverso.

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