Maurizio Sarri in conferenza stampa nel postpartita di Benfica-Napoli: «Mercato? Per me, avanti con Gabbiadini, che sta facendo molto meglio».
Maurizio Sarri in conferenza stampa al termine di Benfica.Napoli
La vittoria di Lisbona aumenta le ambizioni
La nostra ambizione è quella di misurarci sempre con tutti, nel girone abbiamo meritato il primo posto. Abbiamo sbagliato solo una partita, e l’abbiamo persa per un fuorigioco non visto. Volevamo legittimare questo primo posto, volevamo raggiungerlo per la prima volta in modo da legare un risultato storico a questo gruppo di calciatori. Ora, però, l’esame di maturità sarà Cagliari. Sarà difficile tornare a giocare all’ora di pranzo dopo questa botta di entusiasmo.
La partita e le avversarie degli ottavi
A fine partita mi hanno dovuto calmare, non su può prendere un gol così. Non c’è differenza tra arrivare primi o secondi, guardando la forza degli avversari. Il primo posto, per ora, è una soddisfazione morale. Forse l’altra fascia è ancora più forte. Da domani penso solo al Cagliari. Devo indicare un’avversaria? In qualsiasi caso affronteremo un avversario forte e sarà un’esperienza importante. dovremo avere la follia di credere nel passaggio del turno.
Un Napoli adulto?
Non completamente, il gol preso è un errore materiale non da squadra adulta. Un errore, una follia dare il pallone a un calciatore senza copertura. La squadra ha recepito questi messaggi, dobbiamo avere continuità anche se i ragazzi hanno il grande calcio nel cervello.
Zielinski e Rog
Rog non è un trequartista, è anche un buon interdittore. Deve migliorare, in questa squadra la palla si muove, non si porta. Ma crescerà anche in questo. Piotr è entrato in un ruolo che aveva già ricoperto in passato, nel finale c’era bisogno di gestire il punteggio e i ragazzi l’hanno fatto, al di là dell’errore sul gol.
Questa partita può essere una svolta?
Dal punto di vista mentale, può esserlo. Ho sempre detto che era una gara che poteva avere forti ripercussioni. Se ci arrivi ti dà entusiasmo, altrimenti avrai un periodo più triste e con la tristezza è difficile vincere. Ora attenti, l’entusiasmo non deve diventare euforia. Prima della partita io ho dormito tranquillamente, perché la mia squadra gioca a calcio. Poi il calcio è fatto di episodi: palo dentro, palo fuori, quindi il risultato dipende anche da altro. Forse, la miglior partita che abbiamo giocata è finita in parità, contro il Sassuolo.
La scelta di Mertens in panchina
Ero sicuro che nell’ultima mezz’ora Dries potesse diventare l’arma in più, quella vincente. Sapevo sarebbe entrato, ma non al posto di chi. Poi ho visto Gabbiadini un po’ stanco e l’ho messo al suo posto, ma poteva giocare anche esterno.
Il mercato di gennaio
L’obiettivo è far guarire l’attacco, e Gabbiadini sta facendo nettamente meglio rispetto a prima. Andiamo avanti così, poi se il club ha altre idee dipenderà da loro. Gabbiadini ha avuto un infortunio e poi la squalifica, abbiamo sofferto questa situazione con Mertens che non è abituato a giocare sempre. La società valuterà, io al mercato mi interesso il meno possibile. Non spreco energie così