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Lulic evita la maxi-squalifica: sarà deferito, ma per la Procura non c’è stato razzismo

Le prime indicazioni sull’orientamento dei giudici federali per il caso-Lulic: sarà sottoposto a processo sportivo, ma dovrebbe evitare le 10 giornate previste dalla normativa-Tavecchio.

Lulic evita la maxi-squalifica: sarà deferito, ma per la Procura non c’è stato razzismo

L’intervento del Napolista

Ieri, Il Napolista aveva scritto così della frase con cui Lulic aveva apostrofato Rudiger. Sì, quella ormai famosa, quella dei calzini.

Il punto è che Rudiger è nero. La chiave è questa. Rudiger è nero. Se non fosse chiaro, Rudiger è nero. E Lulic è slavo. È bosniaco. Per cui, quando il laziale replica al romanista: «Rudiger parlava già prima della partita, due anni fa a Stoccarda vendeva calzini e cinture, ora fa il fenomeno», scattano la condanna e la riprovazione generali. Razzismo. “Frase agghiacciante”. “Frase shock”. Diciamo, noi del Napolista, che tanti napoletani (romani, genovesi) vendono calzini. La frase può far schifo, è razzista. Va punita, siamo d’accordo. Anche se, ripetiamo, è il colore della pelle a far parlare di dieci giornate di squalifica. Sarebbe fantastico se il mondo del calcio reagisse così a ogni frase razzista. Speriamo che sia un nuovo inizio.

L’orientamento della Procura (in attesa del processo)

Ebbene, diciamo che ci abbiamo visto quasi giusto. Nel senso che, per la Procura Federale, Lulic non è a rischio maxi-squalifica per razzismo. Secondo quanto riportato da Repubblica, il calciatore sarà deferito e sarà sottoposto a processo sportivo. Ma non è passabile di “stangata”, come prevista dalla nuova normativa voluta da Tavecchio.  L’ex Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, capo della Procura Figc, Pecoraro ha sessanta giorni di tempo per decidere cosa fare. Ma per la Procura, come detto, non si tratterebbe di un’affermazione razzista anche se Rudiger è nero. Secondo la normativa, il bosniaco della Lazio avrebbe rischiato fino a dieci giornate. E sarebbe stato il primo condannato secondo la casistica della nuova regolamentazione.

Per Lulic, quindi, una “semplice” violazione dell’articolo 1 di lealtà sportiva. Si è già scusato, la Lazio ha già stigmatizzato il suo comportamento. Dovrebbe essere un buffetto, due-tre giornate e via. Al momento, nessuno ha rintracciato razzismo, anche se l’inchiesta sportiva sarà lunga e potrebbe essere capovolta. Intanto, però, qualcuno ha riconosciuto che la frase riferita a Rudiger non è necessariamente razzista. Ci sembra un primo passo in avanti, per la punizione di tutti i razzismi. Quello, ci vorrebbe.

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