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Il Benfica spiegato dai portoghesi: rosa profonda e tanti giovani interessanti

La squadra di Rui Vitoria spiegata da Planet Benfica: pratica un calcio aggressivo e divertente: due punte e due esterni.

Il Benfica spiegato dai portoghesi: rosa profonda e tanti giovani interessanti
Lindelöf, seguito anche dal Napoli durante l'ultima sessione di mercato.

La presentazione degli avversari di mercoledì sera a cura di David Pritchett, Editor-in-Chief di Planet Benfica, sito di informazione in lingua inglese sul club lusitano. L’articolo è tradotto da www.besiktas-international.com che ha ospitato i pareri sul girone dei redattori di Planet Benfica, il Napolista, Futbol Ukraine e ovviamente il proprio.

Dopo il back-to-back finale nelle finali di Europa League 2012/13 e 2013/14 e un deludente quarto posto nella fase a gironi di Champions League nella stagione 2014/15, il Benfica ha compiuto un percorso impressionante nella scorsa stagione di Champions League battendo lo Zenit San Pietroburgo agli ottavi di finale e raggiungendo i quarti di finale. In questo turno, c’è mancato davvero poco al clamoroso passaggio del turno nei confronti del Bayern Monaco (risultato aggregato di 3-2 per i tedeschi). Nell’ultimo campionato portoghese, gli Encarnados hanno superato lo Sporting in uno splendido testa a testa risolto nel finale dopo una fantastica seconda parte di stagione.

Formazione tipo (4-4-2): Júlio César; Grimaldo – Jardel – Lindelöf – Almeida; Rafa – Horta – Fejsa – Pizzi; Jonas – Mitroglou

Punti di forza

Il Benfica ha una grande profondità di organico, con due o tre giocatori di qualità in quasi tutte le posizioni. Se necessario, la scelta dei titolari può essere soggetta a rotazione senza avere un impatto enorme sullo standard delle undici di partenza, o sul modo in cui la squadra sta in campo. Jonas ha dispuato una straordinaria stagione 34 gol in tutte le competizioni, ma ha dato il via alla nuova annata con alcuni problemi fisici.

Quasi tutti i giocatori del Benfica sono tecnicamente dotati e hanno un grande controllo palla, quindi è lecito aspettarsi molti passaggi di prima e triangoli davanti alla difesa. Un’alta caratteristica del gioco del Benfica è il ritmo, che permette di organizzare velocemente contropiede fulminei. Un altro punto di forza è lo spirito di squadra: il tecnico Rui Vitória insiste spesso su come la squadra sia più importante del singolo, e sembra che tutti abbiano abbracciato questa filosofia.

Uno degli aspetti più importanti della rosa attuale è il numero di giocatori provenienti dalle giovanili che sono arrivati in prima squadra. Questa è una delle differenze più marcate tra Vitória e il suo predecessore, Jorge Jesus. Giocatori come Victor Lindelöf, Nélson Semedo, Gonçalo Guedes e André Horta amano giocare per il club, e si vede nelle loro performance.

Punti deboli

Le due aree in cui la squadra è più debole sono il centrocampo e la zona centrale della difesa. La prima coppia di centrali, quella composta da Jardel e Lindelöf, è solida e reggerebbe il confronto in una grande partita europea, ma i loro sostituti non sono allo stesso livello. Lisandro Lopez è incline a errori di posizione e a scelte avventate, e ha la pessima abitudine di perdere il suo uomo a in situazioni di palla inattiva. Luisão è una leggenda del club, ma l’età è ormai avanzata: gli anni l’hanno reso lento, e la sua concentrazione non è più quello di una volta.

Il Benfica ha anche poche alternative in mezzo al campo, dopo aver registrato soltanto quattro centrocampisti centrali per la Champions League: Ljubomir Fejsa è un brillante recuperatori di palloni, ma è estremamente propenso agli infortuni. Le sue alternative sono Andreas Samarīs e Guillermo Celis, e nessuno dei due ispira lo stesso livello di fiducia. Il primo ha vissuto una pessima stagione nel 2015/2016, e il secondo è completamente nuovo al calcio europeo.

André Horta è eccelso nel suo ruolo, ma a 19 anni c’è un sacco di pressione sulle sue giovani spalle. Rui Vitória è stato un enorme successo come allenatore del Benfica, e io sono uno dei suoi più grandi fan, ma non sono ancora sicuro del fatto che possegga un piano B. La sua formazione preferita 4-4-2 fa miracoli nel campionato portoghese, ma contro un avversario di alta qualità, la squadra può soffrire l’inferiorità numerica a centrocampo. Vitória avrà il coraggio di sperimentare il suo sistema in un grande match europeo?

I cambiamenti rispetto alla scorsa stagione

Nico Gaitán è stato venduto all’Atlético Madrid per 25 milioni di €, e Renato Sanches ha firmato per il Bayern Monaco per € 35 milioni (ma i bonus potrebbero far impennare il prezzo fino a 80 milioni). Il club ha reinvestito parte di questo denaro molto astutamente, esercitando la sua opzione di trasferimento su Kostas Mitroglou, e acquisendo il resto dei diritti economici di Raúl Jiménez.

Nonostante la partenza di Gaitán, il Benfica ha una serie di calciatori nuovi e importanti sulle fasce, dopo aver reclutato cinque ali durante l’estate, tra cui André Carrillo, Rafa Silva e Franco Cervi.

André Horta, Guillermo Celis e Danilo sono stati acquistati per rafforzare il centrocampo, anche se quest’ultimo non è stato registrato per la Champions League. La maggior parte dei Benfiquistas ritengono che la squadra è ancora un giocatore corta nella zona di centrocampo.

Giocatori chiave

La squadra del Benfica è talmente profonda e lo spirito di squadra è così forte che sembra un peccato evidenziare le individualità dell’organico. Allo stesso tempo, però, ci sono quattro giocatori che sono praticamente insostituibili: Jonas è un finalizzatore letale letali, ma è più di un semplice marcatore: è il centro creativo della squadra. Fejsa è la roccia che protegge la difesa e consente al resto della squadra di esprimersi. Jardel e Lindelöf sono entrambi guerrieri che sanguinerebbero per la causa.

Approccio tattico

Rui Vitória utilizza un semplice 4-4-2, con un centrocampista bloccato, un’altra mezzala box-to-box, una seconda punta creativa e un centravanti che guida l’attacco. Quando il Benfica ha la palla, il centrocampista scende in profondità, permettendo ai terzini di salire e unirsi all’azione offensiva.

La previsione sul Gruppo B

Il Gruppo B è uno dei più equilibrati del tabellone, e mi aspetto che i risultati verifichino questa situazione. Besiktas e Dinamo Kiev erano due delle squadre più forti delle urne 3 e 4, e, per rendere le cose ancora più difficili, entrambi i match in trasferta comporteranno lunghi viaggi verso stadi ostili. Il Napoli è una squadra formidabile, ricca di giocatori di talento. Nulla deve essere dato per scontato, ma mi aspetto che il Benfica possa passare alla fase a eliminazione diretta, forse al secondo posto dietro il Napoli.

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