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Stadio San Paolo, Borriello: «Stanno curando il prato», incerti i tempi degli altri lavori

L’assessore Borriello rilascia una lunga intervista al Corriere del Mezzogiorno. Non ci sono date di inizio lavori: si comincerà dai sediolini.

Stadio San Paolo, Borriello: «Stanno curando il prato», incerti i tempi degli altri lavori

Ciro Borriello, assessore allo Sport di Palazzo San Giacomo, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere del Mezzogiorno sullo stadio San Paolo. In apertura, la notizia che i tifosi aspettavano di più: «Stiamo procedendo alla risistemazione del manto erboso, deterioratosi dopo il concerto di Gigi D’Alessio. Festeggeremo a Fuorigrotta i 90 anni del club partenopeo, l’amichevole contro il Siviglia aprirà la stagione».

Superati, a quanto pare, anche i vecchi conflitti d’attribuzione con la società: «Con il Napoli ora, ci sono toni molto più collaborativi: lo dimostrano le ultime riunioni dove non ci sono più contrapposizioni, ma si cerca il bene comune, ovvero la sistemazione di un impianto ormai vetusto e che ha bisogno di interventi urgenti».

Appunto: quali interventi? E con quali tempi di esecuzione materiale? «Al momento c’è solo una bozza, che tra l’altro necessita ancora di importanti correzioni. Abbiamo dato incarico a una commissione tecnica di quantificare le spese effettuate da De Laurentiis nel corso dell’anno. La cifra che verrà fuori da questa indagine sarà detratta dai canoni di locazione che il Napoli deve versare al Comune. Con il club si è tracciata una linea per cercare di risolvere i problemi dell’impianto, ci incontreremo spesso per cercare di programmare una scaletta dei lavori. Ho sollecitato il Credito sportivo per il finanziamento di 25 milioni di euro, che molto probabilmente non basterà a coprire 26 anni di totale assenza di manutenzione. La delibera che abbiamo approvato dovrà essere inserita nel piano triennale dei lavori pubblici che poi sarà votata insieme al bilancio. Solo allora si potrà partire con le procedure di gara e il Napoli potrà così cominciare che gli competono. Le richieste dell’Uefa? Si parla solo di restyling in alcuni punti e in alcune aree precise. C’è, per esempio, il sollecito alla sostituzione dei sediolini».

I lavori più urgenti? «Occorrerà mettere in sicurezza tutto, a partire proprio dai sediolini che non sono a norma. Insieme, anche bagni, spogliatoi e tribuna stampa. Dopo, si passerà alla videosorveglianza e alla copertura, che in caso di pioggia oggi serve veramente a poco. Infine, occhio alle palestre, agli uffici interrai e alle botole di accesso al campo. Buonissima parte dello stadio sarà oggetto di rifacimento, e il Comune sarà accompagnato dal Napoli in questa importante ristrutturazione».

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