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Fabrizio Bocca su Insigne: «In una nazionale dove il genio scarseggia, serve uno come lui»

Un altro iscritto al partito pro Insigne: è Fabrizio Bocca, firma sportiva illustrata di Repubblica, che sul sul suo blog chiama a gran voce l’inserimento in campo del ragazzo di Frattamaggiore. Soprattutto alla luce della prestazione con l’Irlanda, limitata a un quarto d’ora appena ma pienamente convincente. 

Leggiamo: «Insigne ha giocato una manciata di minuti in questo Europeo e in quel poco tempo ha preso un pallone, è andato via in dribbling e al primo varco ha scagliato il pallone verso la porta. Cogliendo la base del palo. In una nazionale dove il genio scarseggia, non per colpa di Conte ma di un paio di generazioni di calciatori più piatte e meno fantasiose, Insigne potrebbe fare la differenze, darci quel pizzico di imprevedibilità cui abbiamo tanto bisogno».

Una questione di talento, quindi. Ma anche di caratteristiche tecniche e tattiche: «Insigne è un attaccante, ma non solo. E’ un atipico, e come tale non ha un ruolo preciso, però ha il dribbling, il tiro e la capacità di cavarsela al centro come al lato, nello stretto come nel largo. Ma per inserirlo bisogna rompere un sistema di gioco, cambiare i protagonisti, disporli diversamente in campo. E chi se la sente di farlo, di rischiare?»

Da qui in poi, Bocca inizia a “giustificare” Conte. Definisce «dure e categoriche le sue scelte», ma riconosce anche la sua responsabilità e il fatto che sia il solo a pagare, eventualmente, le colpe mediatiche del fallimento. Eppure, c’è qualcosa che non va giù: «Insigne non ha trovato posto né nella squadra titolare, né in quella delle riserve. Per adesso è la riserva delle riserve ed oggettivamente è troppo indietro nella classifica della meritocrazia azzurra. Non può essere così. Tra lui e la squadra titolare ci sono troppi giocatori che hanno sprecato il loro jolly. Mentre lui se lo è giocato benissimo. Però certe partite si giocano anche e soprattuto per avere delle risposte. E quella di Insigne è stata la risposta migliore di tutte. Accendendo tra l’altro il tifo napoletano per l’unico suo rappresentante in azzurro. Il grido è lo stesso di quello di Bari ai tempi di Cassano: Metti a Insigne!». In tre parole, il senso di un intero pezzo. Non possiamo che concordare.

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